Come le tossine presenti nel cibo si accumulano nel nostro corpo attraverso il bioaccumulo e la biomagnificazione

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Preoccuparsi delle sostanze nocive che vengono immesse nell’ambiente è un fatto fondato e molto importante. Questo problema ha delle conseguenze su diverse fronti. Da un lato, riguarda l’ambiente, il futuro del pianeta, gli ecosistemi e la biodiversità. Dall’altro, coinvolge i rischi per la salute umana e animale, poiché queste sostanze nocive possono entrare nella catena alimentare.

Il processo con cui le tossine entrano nella catena alimentare e si accumulano nel corpo prende il nome di bioaccumulo. A esso è associata anche la biomagnificazione, un processo in cui le tossine aumentano la loro concentrazione all’interno della catena alimentare.

Nonostante alcune sostanze nocive siano state vietate da molti anni, il bioaccumulo e la biomagnificazione hanno permesso alle tossine di persistere negli ambienti naturali come gli oceani e negli esseri viventi che li abitano. Questi ultimi fanno parte della nostra dieta, quindi siamo direttamente coinvolti in questo problema.

Il bioaccumulo è il fenomeno per cui le tossine derivanti da sostanze utilizzate nei processi industriali entrano nel corpo umano attraverso la catena alimentare. Esistono diversi modi attraverso i quali avviene questo processo, come l’ingestione, l’assorbimento attraverso la pelle, l’inalazione e l’assorbimento attraverso il suolo da parte delle piante.

Praticamente nessuno può sfuggire al bioaccumulo, poiché le piante sono le prime a essere contaminate. Quindi, che si consumino verdure, ortaggi, cereali e legumi direttamente oppure si mangi carne di animali erbivori, il problema riguarda tutti, anche se in misura diversa.

Un esempio significativo di bioaccumulo riguarda l’interramento di rifiuti tossici da parte delle mafie in Italia. Le tossine possono entrare anche nel ciclo dell’acqua, colpendo terreni coltivabili e mari attraverso il ruolo nel ciclo dell’acqua. Anche la biomagnificazione si verifica durante il passaggio attraverso la catena alimentare, portando ad un aumento della concentrazione delle tossine.

Il bioaccumulo e la biomagnificazione hanno effetti dannosi sugli organi e i sistemi vitali degli animali, nonché sul sistema nervoso, il fegato, i reni e il sistema circolatorio. Inoltre, possono portare a malattie e condizioni che danneggiano la salute riproduttiva.

La prevenzione è fondamentale per limitare l’utilizzo e la produzione di materiali che rilascino tossine nell’ambiente. Inoltre, si possono adottare alcuni metodi come impedire l’utilizzo di metalli pesanti e limitare l’uso di prodotti nocivi.

In conclusione, è necessario agire per invertire la rotta dell’inquinamento e vivere in modo più naturale. La prevenzione è fondamentale per affrontare efficacemente il problema del bioaccumulo e della biomagnificazione, proteggendo sia l’ambiente che la salute umana e animale.

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