Concorso docenti: la prova orale valorizza il nozionismo, mentre la scuola richiede competenze pratiche.
La prova orale e l’importanza della didattica attiva
Non si vuole dire che un docente non debba avere una solida conoscenza delle proprie materie; è fondamentale che chi insegna abbia passione e competenza. Tuttavia, il fatto che l’assegnazione del ruolo dipenda dal caso legato alla domanda estratta solleva interrogativi circa l’equità e la validità del processo di selezione. Anche il momento della lezione simulata, che dovrebbe essere il cuore della valutazione delle capacità didattiche di un futuro insegnante, spesso viene considerato un passaggio secondario, quasi una formalità. È in questa fase che emerge la vera capacità di un insegnante di entrare in aula, di relazionarsi con gli studenti e di elaborare contenuti in modo efficace.
È fondamentale che la lezione simulata venga rivalutata e considerata come centrale nel processo di selezione. Perché non attribuire maggiore importanza a questo aspetto che rispecchia la realtà di ciò che accade quotidianamente nelle scuole? Non si tratta di abbassare gli standard, ma di riposizionarli in modo che riflettano le esigenze concrete degli insegnanti e degli studenti.
So bene che queste riflessioni potrebbero sembrare isolate, ma è proprio da queste istanze che possono nascere cambiamenti significativi. Spesso, il coraggio di farsi domande è il primo passo verso la trasformazione. Chi ha il potere di influenzare le scelte future del nostro sistema scolastico ha la responsabilità di ascoltare e riflettere sulle reali necessità degli insegnanti.
