Conferenza a Bruxelles: ricercatori italiani si incontrano per innovazione e networking internazionale.

Conferenza a Bruxelles: ricercatori italiani si incontrano per innovazione e networking internazionale.

Conferenza a Bruxelles: ricercatori italiani si incontrano per innovazione e networking internazionale.

La XIX Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo ha visto la partecipazione di illustri esponenti istituzionali, tra cui il vicepresidente del Parlamento Europeo e il Ministro della Salute. L’evento ha trattato temi di rilevanza nelle aree dell’aerospazio, della ricerca medica e delle scienze umane, con contributi significativi da parte di ricercatori italiani all’estero. Sono state avanzate proposte per valorizzare il capitale umano italiano, migliorare le infrastrutture di ricerca e attrarre talenti. Il Chairman Vincenzo Arcobelli ha sottolineato l’importanza di investire nella scienza e nei giovani, annunciando che la prossima edizione si svolgerà in Italia.

Successi e sfide nella XIX Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo

ROMA (ITALPRESS) – La XIX Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo ha avuto inizio con il saluto di Gabriele Andreoli, presidente dell’Istituto per gli Studi Avanzati e la Cooperazione. Durante l’evento, hanno preso la parola diverse personalità, tra cui il vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha inviato un messaggio video. Hanno anche partecipato il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, insieme a rappresentanti delle associazioni di ricercatori italiani all’estero, come Ilaria Pagani dall’Australia e Fabio Pinna dal Belgio, che hanno sottolineato la necessità di un maggiore impegno da parte delle istituzioni italiane.

Il programma scientifico della Conferenza ha affrontato quattro temi principali: aerospazio, ricerca di base, medicina e scienze umanistiche. Nella sessione sull’aerospazio, moderata da Stefano Boccaletti, i ricercatori Adriano Ghedina, Cesare Brava e Claudia Paladini hanno descritto i significativi contributi italiani ai progetti dell’Agenzia Spaziale Europea e NASA. Successivamente, la discussione ha toccato argomenti quali la teoria delle reti complesse, la bioeconomia circolare e le applicazioni delle tecnologie avanzate, con interventi di esperti come Riccardo Muolo e Alessandro Parente.

La ricerca medica ha occupato una parte rilevante della Conferenza, con interventi di vari esperti che hanno trattato temi come la medicina omica e la neuroinformatica. Questi studi evidenziano il valore delle ricerche condotte all’estero dai ricercatori italiani, contribuendo in modo significativo a problemi di salute pubblica. Infine, si è parlato dell’intersezione tra intelligenza artificiale e scienze umane, con la giovane Eugenia Cenini che ha illustrato iniziative innovative per il benessere visivo in Brasile.

Vincenzo Arcobelli, fondatore e Chairman della Conferenza, ha messo in evidenza l’importanza di valorizzare il capitale umano italiano e la necessità di sostenere la ricerca come priorità strategica. Ha evidenziato la fuga di talenti e le perdite economiche che ne derivano, invitando a politiche coordinate per attrarre ricercatori. Ha anche annunciato che la ventesima edizione della Conferenza si terrà in Italia, sottolineando l’importanza di investire nei giovani e nella scienza per mantenere l’Italia competitiva.

Successo della XIX Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo

ROMA (ITALPRESS) – La XIX Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo ha avuto un’ottima apertura grazie a Gabriele Andreoli, presidente dell’Istituto di Studi Avanzati e Cooperazione, che ha moderato una sessione ricca di interventi istituzionali. Tra i relatori, spiccano il vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha partecipato via video. Sono stati letti anche i messaggi di saluto del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e di altri importanti esponenti del governo e delle istituzioni. Hanno partecipato rappresentanti di associazioni di ricercatori italiani nel mondo, che hanno sottolineato l’importanza di un rapporto più diretto e organizzato con le istituzioni italiane.

Il programma scientifico della conferenza è stato suddiviso in quattro sezioni tematiche: aerospazio, ricerca di base, medicina e scienze umanistiche. Nella sezione dedicata all’aerospazio, moderata da Stefano Boccaletti, sono intervenuti esperti come Adriano Ghedina e Claudia Paladini, illustrando le significative contribuzioni italiane nei progetti astronomici dell’Agenzia Spaziale Europea e della NASA. Altri temi, come teoria delle reti complesse e bioeconomia circolare, sono stati trattati da esperti del settore sotto la moderazione di Timoteo Carletti e Simone Napolitano.

Una sezione scientifica, con focus sulla ricerca medica, ha riunito diversi ricercatori che hanno condiviso le proprie esperienze e risultati, evidenziando la rilevanza del loro lavoro su problemi cruciali per la salute pubblica, come la medicina omica e traslazionale. Anche le scienze umanistiche hanno avuto un’adeguata visibilità, affrontando temi come l’interazione tra intelligenza artificiale e spiritualità, con interventi significativi di giovani ricercatori come Eugenia Cenini.

L’intervento di Vincenzo Arcobelli, fondatore e Chairman della conferenza, ha concluso i lavori richiamando l’attenzione sulla necessità di valorizzare il capitale umano italiano all’estero e di rafforzare la ricerca scientifica. Ha avvertito che la fuga di talenti rappresenta una grande perdita economica per l’Italia, sottolineando l’importanza di politiche coordinate per attrarre ricercatori e investire nella ricerca giovanile e scientifica per garantire un futuro competitivo per l’Italia e l’Europa. È stata anche annunciata la prossima edizione della conferenza, che si terrà in Italia.

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