Crescita dell’interscambio tra Italia e Paesi arabi: opportunità e prospettive future.
Le incertezze legate ai dazi statunitensi spingono le aziende italiane a esplorare nuovi mercati, in particolare quelli arabi, come ha spiegato Pietro Paolo Rampino, presidente della Joint Italian Arab Chamber of Commerce. L’Arabia Saudita, in crescita esponenziale, si propone come un mercato strategico. La Camera di Commercio funge da ponte tra Italia e mondo arabo, offrendo servizi e formazione per facilitare l’export. Gli accordi recenti tra Italia e diversi Paesi arabi, insieme al potenziale attrattivo del Made in Italy, evidenziano l’importanza di investire in questi mercati, con un’apertura verso la finanza islamica.
Le aziende italiane esplorano i Paesi arabi per nuove opportunità commerciali
MILANO (ITALPRESS) – Le incertezze riguardanti i dazi statunitensi stanno spingendo le imprese italiane esportatrici a valutare nuove vie per il loro business, con particolare interesse verso i mercati arabi. Pietro Paolo Rampino, presidente della Joint Italian Arab Chamber of Commerce, ha discusso questa situazione con Claudio Brachino per Italpress Economy, sottolineando come la necessità di diversificazione delle esportazioni abbia portato un significativo aumento nelle transazioni con i Paesi arabi.
Rampino ha dichiarato che le aziende italiane, costrette a ridurre le loro esportazioni verso gli Stati Uniti, stanno rivolgendo la loro attenzione a mercati come quello dell’Arabia Saudita, che da qui ai prossimi 10-15 anni è previsto diventi uno dei principali nel panorama globale. La Camera di Commercio Italo-Araba è stata creata per soddisfare le necessità reciproche delle aziende italiane e arabe, fungendo da ponte per l’informazione e il networking, oltre a offrire servizi specifici per facilitare l’export e attirare investimenti in Italia.
Il volume degli scambi tra Italia e Paesi arabi è significativo, con Rampino che menziona accordi recenti del governo italiano per miliardi di euro. L’Italia esporta attualmente circa 7,5 miliardi di euro negli Emirati Arabi e una cifra simile in Arabia Saudita, un mercato che promette di espandersi ulteriormente. Il Made in Italy rappresenta una grande opportunità per attrarre investimenti, specialmente per le medie imprese, che possono trovare interesse nel contesto arabo.
Infine, Rampino consiglia alle aziende italiane di non aspettare, ma di essere proattive nel cercare opportunità nei mercati arabi. È fondamentale viaggiare informati e collaborare con le istituzioni per facilitare il processo. Sottolineando l’importanza del Piano Mattei, Rampino afferma che l’Italia deve posizionarsi al centro del Mediterraneo, enfatizzando la necessità di un approccio formativo per un successo duraturo in questo nuovo contesto commerciale.
Nuovi Orizzonti per l’Export Italiano: I Paesi Arabi come Mercato Strategico
Le incertezze riguardanti i dazi negli Stati Uniti stanno portando molte aziende italiane a esplorare mercati alternativi, in particolare nei Paesi arabi. Pietro Paolo Rampino, presidente della Joint Italian Arab Chamber of Commerce, ha affrontato il tema in un’intervista con Claudio Brachino per il magazine Italpress Economy. Secondo Rampino, le aziende che hanno subito perdite nelle esportazioni verso gli Stati Uniti sono ora costrette a cercare nuove opportunità, e i Paesi arabi si stanno rivelando un’opzione interessante. Mentre alcune nazioni hanno già relazioni consolidate, altre, come l’Arabia Saudita, stanno mostrando una crescita esponenziale, promettendo di diventare uno dei mercati principali a livello mondiale nei prossimi anni.
La Camera di Commercio Italo Araba è stata creata per rispondere alle necessità delle aziende italiane operanti nel mondo arabo, così come per supportare le aziende arabe in Italia. Rampino descrive l’ente come un ponte tra queste due realtà, offrendo servizi di formazione, informazione e networking per facilitare l’export italiano e attrarre investimenti esteri. Il presidente evidenzia l’importanza dei recenti accordi commerciali firmati dal governo italiano, che hanno portato a intese significative con i Paesi arabi, contribuendo a un intercambio commerciale valente.
Rampino sottolinea che l’Italia esporta attualmente circa 7,5 miliardi di euro negli Emirati Arabi e un valore inferiore in Arabia Saudita, ma il potenziale di crescita in quest’ultimo mercato resta elevato. Le aziende italiane possono dunque contare su un Made in Italy apprezzato nella regione, nonostante la difficoltà di attrarre grandi corporation. Parte del potenziale finanziario arabo, che ammonta a 4.500 miliardi di dollari annui nel settore della finanza islamica, potrebbe trovare sbocchi produttivi negli investimenti italiani.
Per le imprese interessate a entrare nei mercati arabi, Rampino raccomanda di informarsi adeguatamente e di non avere un approccio passivo. Viaggiare e verificare direttamente le opportunità sono passi fondamentali per costruire relazioni solide. Importante è anche il sostegno delle istituzioni: la Joint Italian Arab Chamber of Commerce ha aperto sportelli in vari Paesi arabi per assistere le aziende italiane. Infine, Rampino valuta positivamente il Piano Mattei come un passo cruciale per il futuro dell’Italia, evidenziando la centralità del Paese nel Mediterraneo e l’importanza della formazione in un contesto di cooperazione reciproca.
Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it
