Dispersione scolastica in calo, ma il Sud Europa continua a soffrire.
È importante notare che, mentre si osservano miglioramenti nelle statistiche generali, emergono fattori preoccupanti. ‘Il Sole 24 Ore’ sottolinea un aumento della dispersione implicita, che è passata dal 6,6% nel 2024 all’8,7% nel 2025. Questo fenomeno indica una preparazione inadeguata al momento del diploma, una situazione che richiede un’attenzione particolare da parte delle istituzioni. Investire in formazione e supporto complementare sarà cruciale per garantire che i giovani siano pronti per le sfide future.
In conclusione, la situazione della dispersione scolastica in Italia presenta segnali di miglioramento, ma non possiamo ignorare le disparità regionali e i gruppi più vulnerabili. Risultati positivi nei tassi di Neet e nelle iniziative come Agenda Sud sono incoraggianti, ma richiedono un continuo monitoraggio e interventi mirati per consolidare i progressi ottenuti.
Per ulteriori informazioni sui dati e sulle iniziative in corso, è possibile consultare i rapporti ufficiali del Ministero dell’Economia e dell’Istat.
