Due ventunanni abbandonano gli studi e raccolgono 2 milioni per Givefront, fintech per il no-profit.

Due ventunanni abbandonano gli studi e raccolgono 2 milioni per Givefront, fintech per il no-profit.

Da quando ha lanciato le sue carte circa sei mesi fa, Givefront ha già registrato centinaia di organizzazioni e riporta una crescita del 200% mese su mese sia in termini di fatturato che di volume totale dei pagamenti. L’azienda si aspetta di servire circa 1.000 non profit entro la fine dell’anno, con un ambizioso obiettivo di raggiungere 5.000 organizzazioni entro metà del prossimo anno.

Tengtrakool sostiene che la giovane età del team, che include anche un ingegnere fondatore di 17 anni, ha avuto sia un vantaggio sia una sfida fino ad ora. Alcuni leader di organizzazioni non profit trovano l’età del team rinfrescante, mentre altri esitano a fidarsi di un’infrastruttura finanziaria gestita da un gruppo così giovane.

Le chiese e le organizzazioni religiose sono state tra le prime a adottare Givefront, in quanto molte di esse dipendono da tesorieri volontari anziché da personale finanziario a tempo pieno. L’automazione offerta da Givefront riduce significativamente il loro onere operativo.

Recentemente, l’azienda ha chiuso un round di investimento di 2 milioni di dollari, guidato da Script Capital con la partecipazione di Y Combinator, C3 Ventures, Phoenix Fund e investitori angelici, tra cui i CEO di Chariot e Wealthfront. Questo investimento seed aiuterà l’azienda a scalare distribuzione, far crescere il suo team e ampliare le sue offerte di carte e pagamento delle fatture.

Per ulteriori dettagli, visita [Givefront’s website](https://www.givefront.com) e il sito di [Y Combinator](https://www.ycombinator.com).”

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