Durata del capogiro da nicotina: differenze tra dipendenza e astinenza spiegate

Durata del capogiro da nicotina: differenze tra dipendenza e astinenza spiegate

Durata del capogiro da nicotina: differenze tra dipendenza e astinenza spiegate

Il cosiddetto “nicotine high”, ovvero la sensazione di euforia causata dalla nicotina, dura meno di due ore dopo l’ultima sigaretta. Questo perché la nicotina ha un’emivita breve: circa due ore dopo l’assunzione, la quantità di nicotina nel corpo si riduce della metà.

Questa rapidità nell’esaurimento degli effetti è tra le ragioni per cui il corpo richiede continuamente una nuova dose di nicotina, alimentando il meccanismo dell’assuefazione.

Come la nicotina agisce sul cervello e crea dipendenza


La nicotina altera l’equilibrio chimico del cervello, coinvolgendo in particolare i neurotrasmettitori dopamina e noradrenalina.

  • Come altre sostanze addictive, la nicotina stimola il rilascio di dopamina, una sostanza chimica che genera sensazioni di piacere e benessere temporaneo.
  • Quando inalata, la nicotina raggiunge il cervello in meno di 20 secondi, effetto che la rende altamente dipendente, simile a droghe come oppiacei, alcol e cocaina.
  • Questa “rush” di dopamina è parte centrale del processo di dipendenza.
  • La nicotina stimola anche il rilascio di adrenalina (epinefrina), che accelera battito cardiaco, pressione sanguigna e respiro.

Quando si smette di usare tabacco, i livelli di nicotina nel cervello diminuiscono rapidamente, scatenando una serie di segnali di craving e desiderio che mantengono attivo il circolo vizioso della dipendenza.

L’assunzione prolungata modifica permanentemente le funzioni cerebrali, portando alla dipendenza da nicotina e scatenando sintomi di astinenza nei tentativi di abbandonarla.


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