È consigliato allungare un muscolo stirato o è meglio evitarlo?
Cos’è uno stiramento muscolare?
Lo stiramento muscolare, noto anche come contrattura o strappo muscolare, rappresenta una lesione frequente durante l’attività fisica o il lavoro. Questa condizione si verifica quando le fibre muscolari o i tendini collegati ai muscoli subiscono delle micro-lacerazioni. Il dolore e il gonfiore che ne derivano possono limitare seriamente la mobilità e interrompere le attività quotidiane e sportive.
Spesso, gli stiramenti muscolari guariscono spontaneamente con il riposo e le cure adeguate. È fondamentale rispettare i tempi di recupero e riprendere gradualmente l’attività fisica. In questa fase, gli esercizi di stretching dolce sono consigliati per favorire la guarigione e prevenire ulteriori danni.
Gli stiramenti muscolari sono tra gli infortuni più comuni sia negli atleti professionisti che negli amatori. Diverse condizioni aumentano il rischio di lesioni, come l’età avanzata, una scarsa flessibilità, traumi pregressi e una tecnica di esercizio scorretta. Possono interessare ogni gruppo muscolare, con una maggiore incidenza in zone come i muscoli posteriori della coscia (hamstrings), la zona lombare, le spalle e il collo.
Cause comuni e sintomi di uno stiramento muscolare
Le cause più frequenti degli stiramenti includono:
- Infortuni sportivi, causati da movimenti improvvisi o eccessivi
- Sollevamento o spinta di carichi pesanti con tecniche scorrette
- Eccessivo utilizzo dei muscoli durante l’allenamento senza adeguati tempi di recupero
- Cadute o traumi diretti
Il sintomo principale è un dolore acuto e localizzato nel momento dell’infortunio. Successivamente, si possono manifestare anche gonfiore, ecchimosi e ridotta capacità di movimento nella zona colpita. Nei casi più gravi, lo stiramento può comportare la rottura completa delle fibre muscolari, limitando pesantemente l’uso del muscolo interessato.
Come trattare uno stiramento muscolare
La maggior parte degli stiramenti muscolari si risolve con rimedi domiciliari e auto-cura. È consigliato applicare subito del ghiaccio sulla zona per controllare il gonfiore, coprendo sempre il ghiaccio con un panno per evitare ustioni da freddo, per circa 20 minuti ogni ora.
Per le prime 72 ore è indicato seguire il protocollo RICE:
- Riposo: evitare sforzi eccessivi e utilizzo della zona danneggiata
- Ghiaccio: applicare regolarmente per ridurre infiammazione e dolore
- Compressione: fascia elastica per limitare il gonfiore
- Elevazione: mantenere l’area in posizione sollevata rispetto al cuore
Dopo tre giorni è possibile alternare l’uso di calore per favorire la circolazione e il rilassamento muscolare, prestando attenzione a proteggere la pelle durante l’applicazione.
Se necessario, si possono utilizzare farmaci analgesici o antinfiammatori da banco, previa consulenza medica soprattutto in presenza di altre patologie o allergie.
