Genova: IA e FonARcom, la formazione come chiave strategica per il futuro.
Il Festival del Lavoro a Genova ha messo in luce la necessità di prepararare le aziende per la rivoluzione dell’intelligenza artificiale (AI), sottolineando l’importanza dell’alfabetizzazione dei lavoratori e l’adeguamento normativo. Il fondo FonARCom e la Confederazione CIFA hanno discusso delle sfide legate all’AI, come il nuovo AI Act dell’Unione Europea, che impone la formazione obbligatoria per i dipendenti. L’adeguamento rappresenta una leva strategica per le aziende, specialmente per quelle piccole. La formazione gratuita sarà offerta ai dipendenti, mentre un osservatorio sull’AI monitorerà l’impatto di queste tecnologie nel mondo del lavoro.
Preparare le Aziende alla Rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale
GENOVA (ITALPRESS) – La trasformazione digitale imposta dall’intelligenza artificiale rappresenta una sfida significativa per le imprese, che devono prepararsi non solo a rispettare le normative, ma anche a formare i propri dipendenti. Il fondo interprofessionale FonARCom e la Confederazione CIFA stanno promuovendo un dibattito durante il Festival del Lavoro di Genova, focalizzandosi sui rischi e le opportunità della tecnologia, tenendo in considerazione le nuove normative europee e nazionali, nonché le implicazioni etiche dell’uso dell’AI nel contesto lavorativo.
Il punto centrale di questa discussione è l’AI Act, regolamento del Parlamento Europeo che prevede sanzioni e divieti per l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale. Dal 2 febbraio 2023, le aziende che sviluppano o usano AI sono obbligate a formare i propri dipendenti in materia. Fabrizio Di Modica, avvocato esperto in diritto del lavoro, evidenzia come questa normativa costringerà le aziende a integrare nel loro personale figure capaci di navigare il complesso mondo dell’intelligenza artificiale.
Di fronte a queste nuove esigenze, la formazione diventa un elemento cruciale per accrescere la competitività e superare il divario delle competenze tra le capacità attuali dei lavoratori e le necessità del mercato. Andrea Cafà, presidente di FonARCom, sottolinea l’importanza di accompagnare le piccole e medie imprese in questo processo di alfabetizzazione sull’AI. A sostegno di questa iniziativa, ci sono programmi di formazione gratuiti per le aziende aderenti, permettendo ai lavoratori di riconoscere e utilizzare l’intelligenza artificiale in modo consapevole.
Nel lungo termine, la Commissione Europea stima che entro il 2030 più della metà delle professioni richiederà competenze digitali avanzate. Anche se l’intelligenza artificiale potrà generare milioni di nuovi posti di lavoro, potrebbe portare anche alla scomparsa di molti altri. Antonino Alessi, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Palermo, propone l’adattamento della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per affrontare le sfide della sicurezza virtuale, suggerendo che l’AI necessiti di una formazione specifica e innovativa.
Preparazione delle Aziende all’Intelligenza Artificiale: Formazione e Opportunità
GENOVA (ITALPRESS) – La sfida di preparare le aziende alla transizione verso l’intelligenza artificiale (AI) riguarda non solo l’adeguamento normativo, ma richiede anche un’adeguata alfabetizzazione per qualificare e riqualificare i lavoratori. FonARCom e la Confederazione CIFA hanno avviato un’importante discussione al Festival del Lavoro di Genova, incentrata sui rischi e le opportunità legate all’AI, ponendo particolare attenzione alle nuove normative europee e nazionali in arrivo e alle questioni etiche connesse al suo uso negli ambienti lavorativi. Il punto di riferimento principale è l’AI Act, un regolamento del Parlamento Europeo che stabilisce divieti e sanzioni specifiche.
Nelle disposizioni che verranno introdotte dal 2 febbraio, le aziende che operano nel campo dell’AI dovranno formare i loro dipendenti in modo costante. Fabrizio Di Modica, avvocato esperto in diritto del lavoro, sottolinea che le aziende dovranno assumere personale competente per navigare nel mondo dell’intelligenza artificiale e rispettare sia la normativa italiana a venire che le richieste europee. Il Ddl sull’AI ha già ricevuto approvazione dal Senato ed è ora in discussione alla Camera, con preoccupazioni circa la sua conformità alle linee guida europee.
In questo contesto, la formazione non è solo un’opzione, ma rappresenta una strategia fondamentale per migliorare la competitività delle aziende, colmando il gap di competenze fra quelle attuali e quelle richieste dalla transizione digitale. Andrea Cafà, presidente di FonARCom e della Confederazione CIFA, evidenzia che le grandi imprese sono più avanti, mentre le piccole necessitano di supporto, specialmente in termini di alfabetizzazione sull’AI. A partire dal prossimo mese, verrà offerta formazione gratuita ai dipendenti delle aziende aderenti, permettendo di comprendere l’uso consapevole e responsabile dell’AI.
Infine, secondo un rapporto della Commissione Europea, entro il 2030 oltre la metà delle professioni richiederà competenze digitali avanzate. Seppur la creazione di nuovi posti di lavoro legati all’AI sia prevista, vi è il timore di un aumento della disoccupazione. Le preoccupazioni dei lavoratori riguardo all’obsolescenza tecnologica sono cresciute, mentre Antonino Alessi, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Palermo, suggerisce di applicare la legge sulla sicurezza del 2008 per affrontare le sfide della sicurezza virtuale legate all’AI, enfatizzando l’importanza di una formazione specifica.
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