“Gli Aristogatti”: l’anniversario del 20º Classico Disney tra eredità e trasformazioni

  Uscito originariamente nel 1970, Gli Aristogatti compie un nuovo importante anniversario e torna...

Un progetto segnato da cambiamenti interni: tra bozzetti, decisioni e incognite

La produzione de Gli Aristogatti non fu lineare. Con la scomparsa di Walt, il team si trovò davanti a scelte complesse: mantenere la sua visione originale o rielaborarla per adattarla al nuovo corso dello Studio? Alcuni membri dello staff optarono per una fedeltà quasi totale all’impostazione iniziale, mentre altri spinsero per introdurre elementi più contemporanei.

Questa fase di riorganizzazione interna rende tuttora difficile stabilire quanto il risultato finale rispecchi davvero la volontà di Walt Disney. Le fonti concordano sul fatto che l’ossatura narrativa e il progetto produttivo fossero stati già approvati dal fondatore, ma il tono e lo sviluppo di alcune sequenze appaiono fortemente influenzati dalla nuova direzione artistica dei primi anni ’70.

Tra eredità, interpretazioni e letture moderne

La questione della “eredità creativa” resta centrale. Nel corso degli anni, studiosi e appassionati hanno discusso a lungo su quanto Gli Aristogatti rappresenti l’ultimo vero soffio dell’era Walt e quanto invece sia un manifesto della capacità degli Studios di reinventarsi senza il loro leader.

A complicare il quadro si aggiungono molti fattori:
– l’assenza di dichiarazioni pubbliche esaustive sui cambiamenti avvenuti dopo il 1966,
– la rielaborazione di alcuni storyboard,
– il ruolo crescente dei nuovi direttori e animatori,
– e l’influenza delle correnti culturali del periodo, dal jazz alla commedia sofisticata.

Tutti elementi che rendono l’analisi storica affascinante ma inevitabilmente frammentata.


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