Google mantiene la sua integrità, ma deve rinunciare a contratti esclusivi per la ricerca.
Misure Comportamentali e Condivisione dei Dati
In aggiunta, Google sarà obbligata a condividere certi dati relativi all’indice di ricerca e all’interazione degli utenti con i “concorrenza qualificati”, al fine di evitare comportamenti esclusivi. Dovrà anche offrire servizi di sindacazione per la ricerca e la pubblicità a concorrenti a tariffe standard, permettendo loro di fornire risultati di qualità mentre costruiscono la propria tecnologia.
Il giudice Mehta non ha ancora emesso una sentenza definitiva, ma ha ordinato a Google e al Dipartimento della Giustizia di “incontrarsi e discutere”, presentando una sentenza finale rivista entro il 10 settembre che si allinei alla sua opinione. Queste misure comportamentali arrivano a un anno dalla decisione di Mehta, che ha stabilito che Google ha agito illegalmente per mantenere un monopolio nella ricerca online. Per far rispettare la sentenza finale, verrà istituito un comitato tecnico, e questo rimarrà in vigore per sei anni, entrando in vigore 60 giorni dopo l’entrata in vigore.
