I robot umanoidi stanno arrivando: sarà davvero così in futuro?

I robot umanoidi stanno arrivando: sarà davvero così in futuro?

Ci troviamo in una vera e propria corsa all’oro per i robot umanoidi. Ogni grande azienda tecnologica ha in programma sviluppi in questo settore: Nvidia, Meta, SoftBank, Google, Amazon, Microsoft, Intel e Tesla stanno investendo risorse significative in questa nuova frontiera. Anche in Cina l’intenzione è chiara; Pechino considera l’IA incarnata, che include droni e altre macchine autonome, come la chiave per la crescita economica futura.

Nonostante l’enfasi crescente, i casi d’uso di robot autonomi rimangono limitati. Sebbene si registrino alcuni progressi, le dimostrazioni organizzate sono spesso fittizie, e la realtà di prodotti funzionanti è ben diversa. Come ad esempio, l’R1 dell’Ant Group, che stava “cucinando” a una fiera, ma a una velocità tale da far apparire l’operazione quasi imbarazzante.

In questo panorama, sorge spontanea una domanda: perché ci si entusiasma tanto per i robot umanoidi quando la tecnologia sembra non essere all’altezza dell’hype? Per la prima volta in lungo tempo, non sarebbe irragionevole pensare che la tecnologia stia finalmente raggiungendo il suo potenziale.

Tradizionalmente, è sempre stato complesso per i robot eseguire compiti banali che gli esseri umani svolgono senza pensare. I progressi nell’IA stanno cambiando questo scenario, potenziando lo sviluppo dei robot e ampliando le loro capacità di operare in ambienti più complessi.


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