Il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla legge sull’intelligenza artificiale

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Il Parlamento Europeo ha approvato la legge sull’intelligenza artificiale (IA) durante la sessione plenaria del 24 marzo 2009 a Strasburgo, presentando così il contributo europeo al vertice del G20 di Londra. I deputati hanno votato a favore del regolamento, risultato di un accordo raggiunto con gli Stati membri nel dicembre 2023, con 523 favorevoli, 46 contrari e 49 astenuti.

L’obiettivo principale della nuova legge sull’IA è quello di proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi ad alto rischio, promuovendo al contempo l’innovazione e garantendo all’Europa un ruolo di guida nel settore. Il regolamento stabilisce obblighi per l’IA in base ai potenziali rischi e al livello di impatto.

Le nuove norme vietano alcune applicazioni di IA che minacciano i diritti dei cittadini, come i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili e l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet o dai sistemi di telecamere a circuito chiuso. Saranno proibiti anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro, i sistemi di credito sociale e le pratiche di polizia predittiva che si basano esclusivamente sulla profilazione.

Inoltre, i sistemi che manipolano il comportamento umano o sfruttano le vulnerabilità delle persone saranno soggetti a divieto. Le forze dell’ordine potranno utilizzare sistemi di identificazione biometrica solo in determinate situazioni specifiche espressamente previste dalla legge, soggetti a rigorose garanzie e autorizzazioni giudiziarie.

Altri sistemi di IA ad alto rischio che potrebbero causare danni significativi dovranno rispettare obblighi specifici, come valutare e ridurre i rischi, mantenere registri d’uso, essere trasparenti e garantire la sorveglianza umana. I cittadini avranno il diritto di presentare reclami sui sistemi di IA e ricevere spiegazioni sulle decisioni basate su tali sistemi.

Il regolamento prevede inoltre requisiti di trasparenza e rispetto delle norme sul diritto d’autore per i modelli di IA durante le fasi di addestramento. I modelli più potenti, che potrebbero comportare rischi sistemici, dovranno rispettare ulteriori obblighi come effettuare valutazioni e mitigare i rischi sistemici.

Gli “deepfake” dovranno essere chiaramente etichettati come tali. Gli Stati membri dell’UE dovranno istituire spazi di sperimentazione normativa e meccanismi di prova in condizioni reali per consentire a PMI e start-up di sviluppare sistemi di IA innovativi prima di immetterli sul mercato.

Il correlatore della commissione per il mercato interno Brando Benifei ha sottolineato l’importanza di questa legge sull’IA nel ridurre i rischi e aumentare le opportunità, combattendo la discriminazione e portando trasparenza. Il correlatore della commissione per le libertà civili Dragos Tudorache ha aggiunto che l’UE ha fatto un passo avanti importante collegando l’IA ai valori fondamentali delle società europee.

Il regolamento deve ancora essere sottoposto alla verifica finale dei giuristi-linguisti e approvato definitivamente prima della fine della legislatura. Entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e inizierà ad applicarsi dopo 24 mesi dalla sua entrata in vigore.

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