Il processo si apre con il messaggio subliminale di Trump per i giudici

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Il 22 aprile 2024, a New York, NY, USA, il candidato presidenziale repubblicano e ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump parla ai media durante il suo processo per presunte coperture di pagamenti di denaro per mantenere in segreto affari extramatrimoniali a New York il 22 aprile 2024.

Nella mattina di lunedì a Downtown Manhattan, durante il primo processo penale della storia degli Stati Uniti contro un ex presidente che si candida alla Casa Bianca, è stato notato un dettaglio insolito in Donald Trump. Non indossava la sua tipica cravatta rossa, che è il colore identificativo del Partito Repubblicano, di cui Trump è il padrone. Invece, ha scelto una cravatta blu, il colore del Partito Democratico, suggerendo forse un messaggio subliminale agli americani.

La scelta della cravatta blu potrebbe essere interpretata come un tentativo di comunicare con i dodici giurati di Manhattan che lo stanno giudicando, sapendo che la maggioranza di loro ha votato per il partito democratico nelle ultime elezioni presidenziali. Questo gesto potrebbe indicare la volontà di Trump di essere percepito come un newyorkese e mostrare un segno di comprensione verso di loro.

Durante il processo, i pubblici ministeri hanno accusato Trump di aver complottato per nascondere uno scandalo sessuale al fine di essere eletto presidente nel 2016. L’avvocato difensore di Trump, Todd Blanche, ha però dichiarato che il suo cliente è innocente e non ha commesso alcun crimine.

Il caso si concentra su un pagamento segreto di 130.000 dollari effettuato da Cohen a una porno star, Stormy Daniels, per mantenere il silenzio mentre la campagna del 2016 era in corso. I pubblici ministeri sostengono che Trump abbia rimborsato Cohen falsificando documenti aziendali per celare la sua condotta e favorire la sua elezione.

Durante il processo, l’accusa ha descritto un complotto tra Trump, l’avvocato Cohen e l’editore David Pecker per nascondere storie negative sul candidato repubblicano, che se fossero emerse avrebbero danneggiato la sua campagna. La difesa, invece, ha messo in dubbio la credibilità di Cohen e ha sostenuto che tali accordi di non divulgazione siano normali e legali.

Trump ha difeso i pagamenti a Cohen come legali e ha sostenuto che è normale per un’azienda stipulare accordi di non divulgazione. Il suo tono durante le dichiarazioni ai media era più pacato del solito, quasi umile, simile alla scelta della cravatta blu anziché rossa.

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