Imprese crescono nel Q3 2025: +17 mila, spinte dalle Società di capitali
Nel terzo trimestre del 2025 il sistema imprenditoriale italiano evidenzia una vivace crescita con un saldo positivo di 16.920 nuove attività, corrispondente a un aumento dello 0,29%. Il progresso è principalmente guidato dalle società di capitali e dal settore dei servizi, che rappresentano l’80% dell’incremento, mentre le imprese individuali mostrano segnali di ripresa e le società di persone continuano a diminuire. Settori come finanza, energia e istruzione registrano le crescite maggiori, mentre commercio e manifattura restano stabili. A livello geografico, il Centro presenta il tasso di crescita più elevato, il Sud il saldo assoluto più consistente, con Lazio e Lombardia protagoniste tra le regioni.
Il Sistema Imprenditoriale Italiano Registra una Crescita nel Terzo Trimestre 2025
Nel periodo estivo 2025, il panorama imprenditoriale italiano evidenzia segnali di rafforzamento. Secondo l’analisi trimestrale Movimprese di Unioncamere e InfoCamere, tra luglio e settembre il Registro delle imprese delle Camere di Commercio ha registrato un saldo positivo di 16.920 attività, frutto di 61.257 nuove iscrizioni e 44.337 cessazioni. Questo risultato si traduce in un tasso di crescita nazionale dello 0,29%, leggermente superiore allo 0,26% dello stesso periodo dell’anno precedente. La spinta principale proviene dalle imprese costituite in forme societarie, che rappresentano l’86% dell’incremento, e dai settori dei servizi, con un’incidenza dell’80% sull’aumento complessivo del trimestre.
Le società di capitali sono protagoniste di questa crescita, con un aumento netto di 14.548 unità e un tasso dello 0,75%, consolidando la preferenza dei nuovi imprenditori verso questa forma giuridica. Anche le imprese individuali mostrano un segnale positivo, contribuendo con 3.507 unità in più e un tasso di crescita dello 0,12%, nonostante restino il segmento più numeroso tra le nuove iscrizioni. Nel frattempo, le società di persone continuano a registrare un decremento, con un saldo negativo di 1.370 imprese e un tasso di crescita pari a -0,17%.
Analizzando i settori economici, le attività finanziarie e assicurative emergono come quelle con la crescita percentuale più marcata (+1,56%), seguite dall’energia (+1,43%) e dall’istruzione (+1,06%). In espansione risultano anche il noleggio, le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+0,81%) e il trasporto e magazzinaggio (+0,70%). Il commercio e la manifattura si mantengono invece stabili con variazioni prossime allo zero, mentre le costruzioni offrono il contributo più significativo in termini assoluti con un saldo di 3.317 imprese in più. Anche il comparto artigiano appare in ripresa, migliorando il proprio tasso di crescita al 0,15% rispetto al 0,09% dello scorso anno, grazie soprattutto al settore delle costruzioni.
Dal punto di vista territoriale, la crescita è diffusa su tutto il territorio nazionale. Il Centro Italia presenta il tasso di crescita più elevato (+0,35%) e il secondo saldo assoluto con 4.221 nuove imprese. Il Sud e le Isole raggiungono il miglior risultato in termini di saldo assoluto (+6.202), con la Sicilia che spicca con un tasso di crescita del 0,45%. Il Lazio si distingue per la crescita percentuale più alta (+0,49%), mentre la Lombardia mantiene il primato nei valori assoluti (+3.330 imprese). Tra le province, Ragusa registra il tasso maggiore (+0,67%), seguita da Roma (+0,57%) e Milano (+0,55%).
Il tessuto imprenditoriale italiano cresce con segnali positivi nel terzo trimestre 2025
Nel trimestre estivo del 2025, il sistema imprenditoriale italiano evidenzia un incremento significativo della vitalità economica. Secondo i dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio, elaborati nell’analisi trimestrale Movimprese di Unioncamere e InfoCamere, il saldo delle attività economiche si attesta a +16.920 unità, risultato di 61.257 nuove iscrizioni contro 44.337 cessazioni. Questo andamento si traduce in un tasso di crescita nazionale pari allo 0,29%, superiore allo 0,26% dello stesso periodo del 2024, testimonianza di una dinamica complessiva che continua a essere alimentata soprattutto dalle società di capitali e dal settore dei servizi.
Le Società di capitali si confermano come il vero motore della crescita imprenditoriale, con un aumento di 14.548 unità e un tasso di crescita dello 0,75%, leggermente superiore a quello del 2024. Nel contempo, le imprese individuali registrano una ripresa più moderata con un saldo positivo di 3.507 nuove attività (+0,12%), mentre le Società di persone proseguono in una fase di contrazione segnando un saldo negativo. Sul fronte settoriale, spiccano gli incrementi robusti nel comparto finanziario e assicurativo (+1,56%), nell’energia (+1,43%) e nell’istruzione (+1,06%), affiancati dalla crescita di attività legate a noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto.
Il comparto delle costruzioni emerge come uno dei principali contributori in termini assoluti con un saldo di 3.317 imprese in più, seguito dai settori dell’alloggio e ristorazione e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche. Il settore artigiano mostra segni di ripresa, invertendo una tendenza negativa, con un aumento di 1.888 imprese e una crescita dello 0,15%, trainata dalle costruzioni, anche se le attività manifatturiere continuano a subire una contrazione.
Dal punto di vista geografico, la crescita interessa tutto il territorio nazionale con il Centro Italia che registra il tasso di crescita più alto (+0,35%) e il Sud e le Isole che mostrano il maggior aumento in valore assoluto grazie soprattutto alla performance siciliana. Il Lazio evidenzia il tasso di crescita regionale più elevato (+0,49%), mentre la Lombardia mantiene il primato per numero assoluto di nuove imprese. Tra le province, spiccano Ragusa, Roma e Milano per i tassi di espansione più significativi.
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