Innovazione tecnologica nei performing arts: i Collider Fellows del Lincoln Center esplorano nuove frontiere.

Innovazione tecnologica nei performing arts: i Collider Fellows del Lincoln Center esplorano nuove frontiere.

L’ottimismo verso l’innovazione tecnologica nelle arti

Leigh si definisce un’“ottimista eterna” riguardo ai benefici che la tecnologia può apportare alle arti. Quando le è stato chiesto di esprimere le sue preoccupazioni riguardo all’intelligenza artificiale, ha risposto enfatizzando come gli artisti possano sfruttare l’AI come “un altro strumento nel loro arsenale, simile a un mixer per suoni o a un pennello per la pittura.” Questa visione positiva è incoraggiante, specialmente in un momento in cui molti temono la sostituzione degli artisti da parte delle macchine.

Leigh ha portato come esempio una commissione recente del Lincoln Center, intitolata Dream Machine, creata da Nona Hendryx. Attraverso una combinazione di AI, realtà virtuale e realtà aumentata, Dream Machine immerge i visitatori, in particolare quelli appartenenti a comunità BIPOC, in ambienti afrofuturistici.

“Questo progetto dimostra come l’arte possa aiutare coloro che non si vedono rappresentati nella tecnologia a iniziare a riconoscere il proprio valore in essa,” ha dichiarato Leigh, sottolineando l’importanza di rendere la tecnologia accessibile a tutti, in particolare a donne e uomini di colore.


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