Intergruppo parlamentare per l’economia del mare: nuova iniziativa per lo sviluppo sostenibile marittimo.

Intergruppo parlamentare per l’economia del mare: nuova iniziativa per lo sviluppo sostenibile marittimo.

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L’intergruppo parlamentare sull’Economia del mare si concentra su temi cruciali come la lotta all’erosione, la tutela ambientale, il supporto alla pesca e l’evoluzione dell’economia marittima. La presidente Simona Petrucci ha sottolineato l’importanza di affrontare le esigenze dei territori e delle imprese, proponendo disegni di legge per riportarle all’attenzione del governo. Con oltre 170 miliardi di valore aggiunto e un milione di posti di lavoro, il settore marittimo è vitale per l’Italia. Il ministro Nello Musumeci ha enfatizzato la necessità di una maggiore protezione ambientale e competenze adeguate per affrontare le sfide future.

Economia del Mare: Iniziative e Sfide per il Futuro

ROMA (ITALPRESS) – La recente formazione dell’intergruppo parlamentare sull’Economia del mare, presieduto dalla senatrice Simona Petrucci di Fratelli d’Italia, affronta questioni cruciali come l’erosione, la protezione ambientale, il supporto alla pesca e la formazione di nuove competenze. Questo gruppo, composto da 41 parlamentari di vari schieramenti, ha l’obiettivo di comprendere le esigenze dei territori, dei cittadini, delle imprese e delle autorità locali, per tradurle in proposte legislative da portare all’attenzione del governo.

Il ministro per la Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha sottolineato l’importanza dell’economia del mare per l’Italia, che genera un valore aggiunto superiore ai 170 miliardi di euro e coinvolge circa un milione di lavoratori. Nonostante ciò, molte regioni costiere continuano a fronteggiare difficoltà significative. L’attenzione si sposta quindi sul mare, esprimendo la necessità di un maggiore intervento dell’Unione Europea per preservare e tutelare questo patrimonio, ponendo l’Italia come possibile modello di protezione della biodiversità marina.

La mancanza di competenze adeguate rappresenta una sfida considerevole per affrontare un’economia del mare in continua evoluzione e sempre più competitiva. I porti, in particolare, stanno lottando per trovare professionisti capaci di rispondere alle nuove richieste del settore. Inoltre, il mare riveste un ruolo strategico nelle relazioni internazionali e, nella situazione geopolitica attuale, una politica marittima ben definita può contribuire a risolvere conflitti altrimenti irrisolvibili.

Infine, si segnala l’importanza della ricerca subacquea, poiché l’80% degli spazi marini rimane inesplorato. Per affrontare questa sfida, è stata proposta una legge specifica, attualmente in fase di discussione al Senato. Secondo Gianluca Cantalamessa della Lega, è essenziale adottare una visione proiettata verso il futuro e rafforzare il ministero dedicato a questo settore vitale per il Paese.

Iniziative Parliamentari per Sostenere l’Economia del Mare

ROMA (ITALPRESS) – Un intergruppo parlamentare dedicato all’Economia del mare ha messo in agenda temi cruciali come l’erosione, la tutela ambientale, il sostegno alla pesca, e lo sviluppo economico. Simona Petrucci, senatrice di Fratelli d’Italia e presidente dell’Intergruppo, ha sottolineato che sarà fondamentale ascoltare le istanze di territori, cittadini e imprese, per poi riportarle all’attenzione del governo attraverso proposte di legge. L’iniziativa coinvolge 41 parlamentari di diversi schieramenti politici.

Petrucci ha evidenziato che, dopo anni di sottovalutazione, il mare rappresenta una risorsa essenziale per l’economia italiana. Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ha confermato che il valore aggiunto generato dall’economia del mare supera i 170 miliardi, occupando circa un milione di persone e coinvolgendo circa 250 mila imprese. Questo settore è vitale per le regioni costiere, soprattutto quelle che affrontano sfide significative.

L’ambiente marino, purtroppo, sta vivendo un periodo critico e necessita di una protezione crescente, soprattutto da parte dell’Unione Europea. Musumeci ha affermato che l’Italia ha il potenziale per diventare un modello nella tutela della biodiversità marina e per supportare le comunità legate alla pesca. Inoltre, c’è la necessità di formare nuove competenze per affrontare un’economia sempre più competitiva nei porti.

Infine, l’esplorazione degli oceani rappresenta una grande opportunità. Attualmente, l’80% degli spazi marini rimane sconosciuto, e si prevede che in futuro questi diventeranno un terreno di competizione tra Stati. Per affrontare queste sfide, è stato presentato un disegno di legge apposito, assegnato al Senato, con l’intenzione di consultare anche la Commissione Europea per sviluppare strategie efficaci.

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