Iran, Schlein avverte: “Meloni non deve cedere le nostre basi militari”.

La segretaria del PD, Elly Schlein, esprime la sua preoccupazione per l’attacco degli Stati Uniti, ritenendo essenziale evitare un’escalation globale. Sottolinea l’importanza della diplomazia rispetto all’uso della forza militare e richiede un impegno concreto da parte del governo italiano all’interno dell’Unione Europea per promuovere il dialogo. Critica l’atteggiamento di Trump, sottolineando come le sue promesse di pace si siano trasformate in conflitto. Schlein annuncia che oggi alla Camera chiederà alla premier Meloni di garantire che l’Italia non partecipi a operazioni militari e non utilizzi le proprie basi per sostenere guerre internazionali.
Schlein chiede diplomazia per affrontare le crisi internazionali
ROMA (ITALPRESS) – La segretaria del Pd, Elly Schlein, esprime la sua forte preoccupazione riguardo all’attacco degli Stati Uniti e alle sue possibili conseguenze globali. Intervistata da Repubblica, sottolinea l’importanza di contattare la premier per comunicare direttamente il timore che questo conflitto possa intensificarsi e generare caos a livello internazionale.
Schlein sostiene che non esiste una soluzione di tipo militare e che l’unica strada percorribile è quella della diplomazia. «L’unica vera speranza risiede nella pace», afferma, aggiungendo che il governo italiano deve impegnarsi concretamente all’interno dell’Unione Europea per fermare l’escalation attuale e facilitare il dialogo tra le parti coinvolte.
Ha ribadito l’importanza di impedirne lo sviluppo di armi nucleari da parte del regime di Teheran, ma ha chiarito che ciò non può essere ottenuto attraverso bombardamenti, bensì attraverso trattative dirette e costruttive. In questo contesto, Schlein ha espresso un giudizio critico nei confronti di Trump, notando che, anziché portare pace, ha intensificato i conflitti globali.
Nel corso della seduta odierna alla Camera, Schlein intende richiedere alla premier Meloni di chiarire che l’Italia non parteciperà ad azioni militari e che non permetterà l’utilizzo delle proprie basi per sostenere una guerra che va fermata a livello internazionale. Un momento cruciale per il futuro della politica estera italiana, auspicando un ripensamento delle strategie attuali.
Schlein: Necessaria la Diplomazia per Evitare il Caos Globale
ROMA (ITALPRESS) – La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha affermato di aver sentito la premier Meloni in un momento critico, per esprimerle le profonde preoccupazioni riguardo all’attacco statunitense che rischia di ampliare il conflitto a livello mondiale. Schlein ha sottolineato l’importanza di evitare una spirale di caos e ha ribadito che la soluzione alla crisi attuale non può essere di natura militare, ma deve necessariamente passare attraverso la diplomazia. L’unica speranza rimane quella di raggiungere la pace.
Nei suoi commenti, Schlein ha spiegato che il governo italiano deve impegnarsi concretamente all’interno della cornice dell’Unione Europea per fermare l’escalation e incentivare il dialogo. Ha riconosciuto la comune intesa sulla necessità di impedire allo stato teocratico di Teheran di sviluppare armi nucleari, però ha evidenziato che l’approccio migliore non può consistere nel bombardamento, bensì nel negoziare. Ha inoltre evidenziato la necessità di esprimere un giudizio critico su Trump, il quale aveva promesso pace e stabilità, ma che, in realtà, ha alimentato nuovi conflitti globali.
Schlein ha messo in evidenza la continuazione delle violenze a Gaza sotto il governo Netanyahu, una situazione che merita una chiara condanna da parte dell’esecutivo italiano, il quale fino ad ora non ha preso posizione. Non meno grave è la guerra in Ucraina, in cui Putin sembra essersi rafforzato, complicando ulteriormente la situazione internazionale. L’azione unilaterale di Trump nei confronti dell’Iran, senza consultare il Congresso, preoccupa Schlein per le sue implicazioni autocratiche.
Oggi, in occasione della discussione alla Camera, Schlein chiederà alla premier Meloni di chiarire che l’Italia non prenderà parte a operazioni militari e che le basi italiane non saranno utilizzate per sostenere un conflitto che necessita, al contrario, di un solido intervento diplomatica da parte della comunità internazionale.
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