Joaquin Phoenix brilla in “Eddington”: tensione americana al Festival di Cannes 78.
“Eddington”, il nuovo film di Ari Aster presentato al Festival di Cannes 78, offre una satira grottesca dell’America profonda, interpretata da Joaquin Phoenix. Ambientato in un paesino del New Mexico durante la pandemia, il protagonista Joe, sceriffo in crisi personale e politica, si trova a fronteggiare tensioni razziali, la competizione elettorale contro il sindaco e il malcontento sociale amplificato dai social media. La commedia, che evolve in dramma, riflette le contraddizioni storiche e sociali americane. Con Emma Stone nel ruolo della moglie, il film evidenzia la visione autoriale di Aster, parallela a quella dei Coen e Wes Anderson.
“Eddington”: Un’Ironica Riflessione sul Conflitto Americano
CANNES (FRANCIA) (ITALPRESS) – Ari Aster presenta “Eddington” al Festival di Cannes 78, una commedia dallo spessore sociale che immerge lo spettatore in un’America profonda, caratterizzata da grotteschi contrasti. Joaquin Phoenix torna a collaborare con il regista dopo tre anni, portando in vita Joe, lo sceriffo locale di una cittadina del New Mexico, alle prese con una pandemia che amplifica le tensioni sociali.
La storia si svolge in un contesto di aumentata ansia collettiva, dove le rivalità personali, come quella tra Joe e il sindaco uscente, Ted Garcia, aggiungono ulteriore drammaticità. Joe, che lotta con l’asma e disprezza le mascherine, decide di candidarsi a sindaco, mentre la comunità affronta anche le ripercussioni delle proteste del movimento Black Lives Matter, che si propagano attraverso il paese. Aster mostra come anche il più tranquillo dei paesi possa riflettere le complessità e le contraddizioni che caratterizzano la società americana.
“Eddington” si evolve da una commedia grottesca a un dramma che esplora la tensione e la violenza latente. La riemersione di un’angoscia collettiva attraversa la narrazione, esprimendo un malessere che si fa sempre più palpabile. La presenza quasi eterea di Emma Stone, nei panni della moglie di Joe, arricchisce la trama, particolareggiando l’assurdità della situazione. La seconda parte del film riesce a colpire maggiormente, mentre la prima risulta eccessivamente lunga e ridondante.
Ari Aster, con il suo stile distintivo, si colloca nel panorama del cinema d’autore americano, affiancandosi a visionari come i fratelli Coen e Wes Anderson. Phoenix, come sempre, porta un valore aggiunto al film, rappresentando un personaggio carico di simbolismo e tensione, capace di sostenere l’intero racconto con profondità e autenticità.
“Eddington”: Un’Ironica Riflessione sull’America Contemporanea
CANNES (FRANCIA) (ITALPRESS) – Un’immersione grottesca nelle profondità dell’America e un’analisi ironica delle sue contraddizioni emergono nel nuovo film di Ari Aster, “Eddington”. Questa commedia ad alta tensione sociale, cucita su misura per Joaquin Phoenix, segna il ritorno del regista e dell’attore, a tre anni da “Beau ha paura”.
L’ambientazione si sposta da un contesto metropolitano a una cittadina del New Mexico, ai confini di una riserva indiana. Non è necessaria la presenza dei nativi per alimentare la tensione locale. Siamo nel bel mezzo della pandemia di Covid-19, e gli animi sono tesi. Joe, il sceriffo locale interpretato da un Joaquin Phoenix un po’ imbolsito e farsesco, si sforza di mantenere il controllo degli eventi. Tuttavia, la sua stessa tranquillità è messa a dura prova, soprattutto a causa della rivalità personale e politica con il sindaco uscente, Ted Garcia. Joe, affetto da asma e scettico riguardo all’uso delle mascherine, decide di candidarsi per la carica di sindaco mentre affronta le crescenti tensioni razziali collegate al movimento Black Lives Matter.
Un tranquillo paesino di provincia diventa dunque riflesso delle contraddizioni storiche e sociali degli Stati Uniti, amplificate dall’uso sconsiderato dei social media. Come già in “Beau ha paura”, il corpo insicuro e goffo di Joaquin Phoenix raccoglie la crescente tensione, destinata a sfociare in violenza cieca.
Partendo come una commedia grottesca, “Eddington” si evolve verso un dramma che gioca con la tensione e la violenza, rappresentando l’angoscia serpeggiante nell’America contemporanea. Con Emma Stone che interpreta la figura quasi surreale della moglie di Joe, il film brilla particolarmente nella seconda parte, mentre la prima si rivela troppo lunga e ripetitiva. Ari Aster dimostra di avere una visione autoriale chiara e distinta, collocandosi tra i grandi nomi del cinema d’autore americano. Phoenix continua a dare valore al film, creando personaggi densi di tensione simbolica.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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