La dolorosa perdita di mio padre tra le mie braccia: un addio struggente
Le ultime ore di vita di suo padre: un racconto intenso e commovente
Francesco ha descritto con grande intensità le ultime ore vissute con suo padre, iniziando dalla mattina del 28 ottobre, quando lo ha accompagnato dal podologo insieme ai cugini. Nonostante l’uomo fosse apparso un po’ pallido e stanco nei giorni precedenti, nulla faceva presagire una tragedia imminente. Secondo il racconto, il podologo aveva suggerito un ricovero ospedaliero per accertare un’infezione al piede con un tampone.
Proprio all’ingresso dell’ospedale, però, Francesco ha assistito al collasso improvviso del genitore: «Non parlava. Ha avuto un collasso. È stato bruttissimo. Non riuscivo a sorreggerlo. La guardia mi ha detto: “Mettilo a terra e non toccarlo”. Respirava a fatica. Era pallidissimo, quasi giallo. Ero nel panico, ho chiesto aiuto». Un infermiere, uscito dall’ospedale, ha iniziato immediatamente un massaggio cardiaco: «Lo vedevo a terra, mentre si raccoglieva una folla attorno a noi. L’infermiere continuava a fare il massaggio cardiaco. Sembrava anche che papà reagisse». Subito dopo è arrivata l’ambulanza con il personale medico che ha provato a rianimare l’uomo con ossigeno, un defibrillatore e tubi in gola. Francesco ricorda gli ultimi momenti con dolore ma anche con una flebile speranza: «Ci dicevano: “Sta per partire, spostatevi tutti”. Avevo ancora un briciolo di speranza che potessimo uscire da lì e che fosse un brutto sogno. Invece niente».
L’infermiere che ha soccorso suo padre è stato visto piangere e proprio in quel momento Francesco ha percepito la definitiva perdita: un momento segnato da un’intensa emotività e da una dolorosa accettazione.
