La pace ritornerà solo se abbandoniamo il nostro istinto predatorio.

La pace ritornerà solo se abbandoniamo il nostro istinto predatorio.

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Durante la veglia di Pentecoste in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha sottolineato l’importanza della sinodalità e della comunità in un mondo lacerato dalla divisione. Ha invitato a un cammino insieme, esortando a superare l’individualismo e a collaborare per la giustizia e la pace, come insegnato nell’enciclica Laudato sì. Il Papa ha evidenziato che la creazione prospera solo attraverso il riconoscimento del nostro legame con gli altri e che la storia stessa si svolge nel contesto della vita condivisa. Ignorare questa interconnessione porta a conseguenze mortali, evidenziando l’urgenza di un cambiamento collettivo.

Un Invito alla Sinodalità e alla Comunità

ROMA (ITALPRESS) – “In un mondo lacerato e privo di pace, lo Spirito Santo ci guida a percorrere la strada della condivisione. La Terra troverà il suo riposo, la giustizia avrà la meglio, i poveri esulteranno, e la pace tornerà se smetteremo di comportarci come predatori e inizieremo a muoverci come pellegrini. Dobbiamo abbandonare l’atteggiamento individualista e armonizzare i nostri passi con quelli degli altri. Non si tratta di sfruttare il mondo in modo vorace, ma di coltivarlo e proteggerlo, come ci ricorda l’enciclica ‘Laudato sì’”.

Così ha affermato Papa Leone XIV durante la veglia di Pentecoste in Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Comunità. “Dio ha creato il mondo affinché potessimo vivere insieme. La sinodalità rappresenta il riconoscimento ecclesiale di questa realtà. È una chiamata per ciascuno di noi a riconoscere sia il proprio debito che il proprio dono, sentendosi parte di un tutto. Al di fuori di questa connessione, anche il carisma più prezioso rischia di appassire”.

“Osservate: l’intera creazione esiste solo nella dimensione del ‘ciò che siamo insieme’, anche quando questa può risultare pericolosa. Ciò che definiamo storia si materializza esclusivamente attraverso il riunirsi e il vivere collettivamente. Anche se spesso è caratterizzato da conflitti, rimane un’esperienza di vita condivisa. L’opposto di questo è mortale e, purtroppo, sotto i nostri occhi ogni giorno”.

Papa Leone XIV invita a riflettere su come il cammino verso la sinodalità possa portare a un rinnovato senso di comunità, unendo le persone in un percorso comune. تجل

Un Invito alla Sinodalità e alla Custodia della Creazione

ROMA (ITALPRESS) – “In un mondo lacerato e privo di pace, lo Spirito Santo ci guida verso un cammino condiviso. La terra troverà riposo, la giustizia si realizzerà, i poveri troveranno gioia, e la pace potrà ritornare se smetteremo di muoverci da predatori e ci faremo pellegrini. Non più pensando solo a noi stessi, ma armonizzando i nostri passi con quelli degli altri. Evitando di consumare il mondo con avidità, dobbiamo imparare a coltivarlo e proteggerlo, secondo l’insegnamento dell’enciclica Laudato sì”.

Queste parole sono state pronunciate da Papa Leone XIV durante la veglia di Pentecoste in Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Comunità. “Dio ha creato il mondo affinché potessimo viverci insieme. La sinodalità rappresenta l’essenza ecclesiale di questa consapevolezza. Essa ci invita a riconoscere sia il nostro debito che il nostro tesoro, facendoci sentire parte di un tutto, dal quale anche i doni più unici svaniscono”, ha ulteriormente affermato.

“Osservate: l’intera creazione esiste solo nel nostro essere insieme, anche se talvolta può essere rischioso, si tratta sempre di una forma di convivenza. La storia, come la intendiamo, si sviluppa solo attraverso il radunarsi e il vivere insieme, frequentemente segnato da dissidi ma sempre presente in quest’unione. La negazione di questo principio porta a morte, e purtroppo questa realtà è sotto i nostri occhi ogni giorno”, ha continuato Papa Leone XIV.

-Foto IPA Agency-

(ITALPRESS)

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