La scuola della mediocrità: come il sistema educativo limita il talento individuale.
La regressione dell’educazione italiana è sotto gli occhi di tutti. Attività scolastiche obsolete ripropongono contenuti privi di spessore, aderendo al clima politico attuale e favorendo il fenomeno della “mediocrazia”. Un tempo, si sognava un’educazione che rompesse le barriere sociali, razziali e politiche, garantendo libertà di pensiero e di espressione. Oggi, quel sogno sembra essersi affievolito. La Costituzione, che dovrebbe rappresentare la base della nostra società, è sempre più trascurata, mentre principi come la pace (articolo 11) sono messi in discussione.
La libertà di espressione è sotto pressione e sta svanendo, con gli insegnanti che sono spinti a diventare semplici esecutori di profili ministeriali, piuttosto che educatori capaci di stimolare la riflessione. Questo clima di conformismo porta a un’offerta educativa stagnante, che non si interroga sulla qualità dell’istruzione fornita. Una scuola che si limita a trasmettere contenuti nozionistici è destinata al fallimento.
Ripristinare l’Importanza di un’Educazione Critica
Ma ci sono ancora segnali di speranza. La salvaguardia dell’umanità è nelle mani di educatori coraggiosi che non si arrendono. Questi professionisti, attraverso la loro passione e determinazione, continuano a insegnare che il mondo è interconnesso e che la dignità e l’autodeterminazione sono diritti di ogni individuo.
Come sottolineato da Edgar Morin, è fondamentale lavorare verso un “cittadino planetario”, capace di pensare globalmente e agire a livello locale. Alcuni insegnanti, sebbene pochi, rifiutano questa visione, sostenendo che la realtà esterna non interessa agli studenti. Questo atteggiamento è sintomo di una profonda incomprensione del ruolo educativo della scuola. Fortunatamente, la maggior parte degli insegnanti resiste, impegnandosi a formare menti aperte e critiche.
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