Manovra approvata con 216 voti: Meloni annuncia un progresso per un’Italia più forte.
La recente approvazione della Legge di Bilancio 2026, con un sostegno di 216 voti favorevoli, porta un’allocazione di 22 miliardi di euro, principalmente per il taglio dell’Irpef per redditi fino a 50.000 euro. Le imprese beneficeranno di 3,5 miliardi, mentre le pensioni subiranno un incremento graduale dell’età pensionabile. Critiche dalla minoranza, con esponenti come Elly Schlein e Riccardo Magi che evidenziano l’assenza di una strategia per la crescita e la protezione economica, definendo la manovra come austerità. Giorgia Meloni difende il provvedimento, sottolineando ulteriori misure a sostegno di famiglie e lavoro.
Approvazione della Legge di Bilancio 2026: Un’analisi critica
La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la Legge di Bilancio 2026, di valore pari a 22 miliardi di euro, con un voto di 216 favorevoli, 126 contrari e 3 astenuti. Questo provvedimento, già ratificato dal Senato, prevede significativi alleggerimenti fiscali per i redditi medi, con una riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33% per coloro che guadagnano fino a 50 mila euro lordi. Parte dei fondi sarà destinata a incentivi per le imprese, inclusi 3,5 miliardi per la Transizione e le Zone Economiche Speciali.
Il governo ha introdotto anche una modifica nella soglia di esenzione per la prima casa, innalzandola a 91.500 euro e prevedendo un incremento di 2.500 euro per ogni figlio convivente. Per quanto riguarda le pensioni, l’adeguamento all’aspettativa di vita si farà in modo più graduale, con un allungamento previsto di un mese nel 2027. Dal 1° luglio 2026, entrerà in vigore il silenzio-assenso per la previdenza complementare per i nuovi assunti nel settore privato.
Le reazioni politiche sono state contrastanti. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito la manovra “seria e responsabile”, sottolineando il supporto agli italiani e l’impegno per una riduzione strutturale dell’IRPEF. Al contrario, esponenti dell’opposizione come Riccardo Magi di +Europa e Elly Schlein del PD hanno denunciato la mancanza di strategie per la crescita e l’inefficienza del governo nel rispondere alle esigenze dei cittadini. Magi ha anche messo in evidenza l’utilizzo eccessivo di decreti durante questa legislatura, criticando la mancanza di vero dibattito democratico.
Anche Nicola Fratoianni di AVS ha espresso un voto contrario alla legge, lamentando che i cambiamenti apportati nel corso dei lavori siano stati superficiali. Ha richiamato l’attenzione sulla persistente criticità della povertà nel Paese, sottolineando che la manovra non affronta adeguatamente le necessità dei più vulnerabili. Con questa Legge di Bilancio, il dibattito politico continua a essere acceso, riflettendo le profonde divisioni tra le diverse visioni per il futuro dell’Italia.
Approvazione della Legge di Bilancio: Risorse e Critiche
Il Parlamento ha dato il via libera definitivo alla manovra economica da 22 miliardi di euro, con 216 voti a favore, 126 contrari e 3 astenuti. Questo provvedimento, già approvato dal Senato, diventa legge e destina gran parte delle risorse al taglio dell’Irpef per i redditi medi, abbassando l’aliquota dal 35% al 33%. Le imprese beneficeranno di 3,5 miliardi investiti tra Transizione e Zona Economica Speciale, incluse misure per incentivare l’iperammortamento sui beni strumentali.
Sul fronte abitativo, la soglia di esenzione per la prima casa ai fini Isee sale a 91.500 euro, con un incremento di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Per quanto riguarda gli affitti brevi, è confermata la cedolare secca al 21% per la prima abitazione, mentre sulla seconda si passa al 26%. In tema pensionistico, l’adeguamento all’aspettativa di vita non viene abolito, ma viene reso più graduale, ritardando di un mese l’aumento previsto nel 2027.
Giorgia Meloni ha descritto la manovra come una misura seria e responsabile, puntando su priorità come famiglia, lavoro e sanità. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha cercato di difendere le scelte fatte, sottolineando che l’intervento del governo ha ridotto l’aumento dell’età pensionabile. Contrariamente, l’opposizione ha sollevato forti critiche: Riccardo Magi ha denunciato la mancanza di una vera strategia economica, mentre Elly Schlein ha parlato di una manovra di austerità che ignora le necessità più urgenti del Paese.
Nicola Fratoianni ha espresso un voto contrario per ragioni di metodo e merito, evidenziando come la manovra non affronti i veri problemi sociali ed economici, lasciando milioni di italiani in difficoltà. Le posizioni contrastanti mostrano un panorama politico acceso, mentre la legge di bilancio prosegue il suo iter in un clima di tensione.
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