Mattarella: “Speriamo di chiudere definitivamente con la triste era dei nazionalismi.”

Mattarella: “Speriamo di chiudere definitivamente con la triste era dei nazionalismi.”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commemorato il trentesimo anniversario del...

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commemorato il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica, evidenziando l’orrore di questa tragedia e il grave rischio di ripetizione degli extremismi nazionalisti in Europa. Sottolinea l’importanza della responsabilità collettiva nella prevenzione di atrocità simili e condanna il negazionismo. Mattarella invita a lottare contro l’odio e afferma che la giustizia è fondamentale per la riconciliazione e la pace futura. Con la proclamazione dell’11 luglio come “Giornata internazionale di riflessione”, si richiama all’importanza di onorare le vittime e proteggere i valori di libertà, democrazia e uguaglianza.

Commemorazione del Genocidio di Srebrenica: Ricordo e Responsabilità

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi ricordiamo il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica, un evento che rappresenta una delle più grandi tragedie della storia europea. Nonostante le speranze di pace, l’Europa ha vissuto nuovamente orrori indicibili, con la riscoperta dell’atroce concetto di “pulizia etnica” giustificato da nazionalismi estremi. I Balcani, storicamente crogiolo di culture e convivenza, hanno visto il protrarsi di conflitti che hanno devastato intere comunità,” ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Il passare degli anni non attenua il dolore delle vittime, il cui grido continua a vivere attraverso le testimonianze dei loro cari. La coscienza della comunità internazionale ha subito un colpo profondo da quegli eventi tragici, rivelando una responsabilità collettiva che richiede una risposta chiara e incisiva da parte dei popoli. Questa è una lezione amaramente appresa, che invita tutti a prevenire e combattere atrocità simili, condannando qualsiasi forma di negazionismo,” ha aggiunto il capo dello Stato.

“Contrastare i sentimenti d’odio è un dovere di tutti i cittadini e di ogni nazione. È fondamentale non attribuire disonore a interi popoli, ma perseguire una giustizia rigorosa attraverso le istituzioni competenti, promuovendo la riconciliazione e un futuro di pace. Il 23 maggio 2024, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato l’11 luglio “Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica”, ribadendo l’importanza di onorare le vittime e di non dimenticare,” ha proseguito Mattarella.

“I principi di libertà, democrazia e uguaglianza, che furono alla base della creazione del progetto europeo, sono ora più attuali che mai per evitare che simili tragedie si ripetano. I popoli della regione, come la Bosnia ed Erzegovina, stanno impegnandosi per costruire relazioni di fiducia e per un futuro comune, e la Repubblica Italiana è al loro fianco in questo cammino,” ha concluso il presidente.

-(ITALPRESS)-

Commemorazione del Genocidio di Srebrenica: Un Monito per l’Europa

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica, una tragedia che ha rappresentato uno dei momenti più bui della storia europea. Questa terribile esperienza ha dimostrato come l’Europa possa tornare a vivere orrori indicibili, frutto di nazionalismi estremi e pulizie etniche, in una regione, come i Balcani, tradizionalmente caratterizzata da una convivenza pacifica tra culture diverse.

Nonostante siano passati tre decenni da quell’orrenda strage, il dolore delle vittime continua a risuonare attraverso le testimonianze dei superstiti. Mattarella ha sottolineato che la comunità internazionale porta con sé il peso di una responsabilità collettiva; è fondamentale condannare tali atrocità per prevenire il ripetersi di simili eventi in futuro. Le riflessioni sulla memoria storica devono spingere a combattere ogni forma di negazionismo e riduzionismo, affinché non vengano mai dimenticate le vittime di tale violenza.

La lotta contro il razzismo e i sentimenti d’odio è un dovere comune, tanto per ciascun individuo quanto per i paesi. Mattarella ha evidenziato che non bisogna mai attribuire disonore a intere popolazioni; piuttosto, occorre perseguire una giustizia severa nei tribunali internazionali, creando un terreno fertile per la riconciliazione tra i popoli e per un futuro di pace. La proclamazione dell’11 luglio come “Giornata internazionale di riflessione e commemorazione” da parte delle Nazioni Unite rappresenta un invito a mantenere vivo il ricordo di quei tragici eventi.

In questo contesto, le comunità dei Balcani stanno cercando di superare le eredità dolorose del passato, perseguendo legami di fiducia reciproca attraverso l’integrazione europea. La speranza è che i nazionalismi, che hanno portato a lutti inimmaginabili, siano relegati nel passato. Sarajevo può contare sul supporto della Repubblica Italiana, rafforzando così una fraterna amicizia tra i nostri popoli.

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