Maxi truffa a Teramo: 24,5 milioni rubati tramite bonus edilizi.
Truffa milionaria nel settore dei bonus edilizi: scoperta dalla Guardia di Finanza
L’operazione della Procura di Teramo
TERAMO (ITALPRESS) – Un’operazione di polizia giudiziaria di vasta portata ha messo in luce una truffa ai danni dello Stato nel settore dei bonus edilizi, per un importo sorprendente di oltre 24,5 milioni di euro. La Procura della Repubblica di Teramo, supportata dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza, ha coordinato indagini che hanno condotto a tre deferimenti all’Autorità Giudiziaria per reati di truffa aggravata. I tre indagati sono stati accusati di aver cercato illegittimamente di ottenere erogazioni pubbliche attraverso schemi fraudolenti.
La modalità della truffa
Gli indagati hanno utilizzato una cosiddetta “società cartiera”, gestita da un semplice prestanome, la quale era priva di personale, sedi operative e mezzi. Questo stratagemma ha permesso loro di documentare lavori inesistenti di efficientamento energetico e di adeguamento sismico, approfittando di agevolazioni come il Superbonus 110% e il Sismabonus.
Attraverso la falsificazione di documentazione tecnica e fiscale di lavori realmente eseguiti da altre imprese, gli indagati hanno sostituito i nomi delle aziende reali con quello della società cartiera. In questa operazione, la società cartiera risultava apparentemente in regola, poiché vantava visti di conformità rilasciati senza le dovute verifiche da parte di professionisti abilitati. Questa alterazione ha consentito loro di generare ulteriori crediti d’imposta, introducendo confusione nell’Agenzia delle Entrate e causando un riconoscimento errato di benefici.
L’importo della frode e le conseguenze
I crediti d’imposta fittizi ottenuti ammontavano a 24.631.212 euro. Di questi, una parte significativa, pari a 11.294.350,50 euro, è stata ceduta a terzi in buona fede, permettendo ai responsabili della truffa di guadagnare profitti illeciti a danno dell’Erario. Grazie all’intervento tempestivo della Guardia di Finanza, è stato possibile impedire la monetizzazione del resto dei crediti fittizi, che ammontavano a 13.336.861,50 euro.
A seguito di queste scoperte, il Giudice per le Indagini Preliminari di Teramo, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo. Questo sequestro è stato finalizzato alla confisca per equivalente dell’importo totale dei crediti d’imposta fittizi.
La responsabilità delle aziende
È importante sottolineare che, oltre alle persone fisiche coinvolte, è stata segnalata anche una società per responsabilità amministrativa. Questa è stata introdotta dal Decreto Legislativo 231/2001 e riguarda i reati commessi dai propri amministratori, sia di diritto che di fatto. L’atto di segnalazione implica che le aziende siano ritenute responsabili per le azioni illecite degli amministratori nel loro interesse o vantaggio.
La scoperta di questa frode rappresenta un duro colpo per i programmi statali che mirano a sostenere il settore edilizio attraverso incentivi fiscali. Le conseguenze legali per i responsabili sono significative, poiché potrebbero affrontare non solo sanzioni penali e amministrative, ma anche danni reputazionali nei loro rispettivi settori.
La lotta contro le frodi fiscali
L’operazione della Procura di Teramo e della Guardia di Finanza è un esempio dell’impegno delle autorità nell’affrontare le frodi fiscali nel settore dei bonus edilizi. Le truffe legate ai crediti d’imposta rappresentano una minaccia non solo per il bilancio dello Stato, ma anche per la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Un’iniziativa robusta e coordinata è necessaria per proteggere le risorse pubbliche e garantire un uso appropriato dei fondi destinati a sostenere l’economia.
La lotta contro tali irregolarità continuerà, con l’obiettivo di mantenere l’integrità delle istituzioni e dei programmi di sostegno. Il monitoraggio attento e le indagini serrate sono cruciali per evitare l’emergere di ulteriori frodi e per garantire un futuro più sostenibile e onesto nel settore edilizio.
Per ulteriori dettagli sulle indagini, puoi consultare il sito ufficiale della Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Teramo.
Se desideri approfondire ulteriormente la questione, puoi guardare il video qui: Guarda il video (apre in un’altra pagina).
Le indagini continueranno a rivelare ulteriori dettagli su questa operazione complessa e su come le autorità competenti intenderanno perseguire i colpevoli.
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