Nina arriva per combattere le fake-mozzarelle: l’Intelligenza Artificiale

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Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha presentato un innovativo progetto al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare a Roma, che vede l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella lotta alle fake-mozzarelle e al fenomeno dell’italian sounding. Il progetto si propone di contrastare le imitazioni e le contraffazioni della mozzarella di bufala campana DOP attraverso un sistema di intelligenza artificiale chiamato Nina, che agirà come una sorta di “guardia del corpo” virtuale per il prodotto.

Nina sarà in grado di analizzare gli incarichi di mozzarella Dop, apprendendo a distinguere quelli autentici da eventuali imitazioni e a riconoscere tentativi di plagio o contraffazione. Questa innovazione rappresenta un importante passo avanti nell’attività di vigilanza sulla mozzarella di bufala campana Dop e dimostra che l’intelligenza artificiale può essere un prezioso alleato nella tutela del Made in Italy.

Il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, ha sottolineato l’importanza di utilizzare l’innovazione tecnologica per affrontare le sfide del mercato globale e ha evidenziato che l’applicazione dell’IA consentirà al Consorzio di intensificare la propria attività di monitoraggio e di fornire un servizio di vigilanza più efficiente ai suoi soci.

Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II di Napoli e presidente del Comitato scientifico del Consorzio, ha sottolineato l’importanza economica e scientifica della mozzarella di bufala campana Dop, evidenziando che il prodotto rappresenta un elemento trainante per l’export italiano. Ha inoltre spiegato che il latte di bufala possiede qualità uniche che hanno effetti benefici sulla salute umana.

Il Consorzio ha sottolineato l’impegno costante nella tutela del prodotto, con un totale di circa 15mila controlli all’anno effettuati da diversi enti, che rendono la Bufala Dop uno dei prodotti più tutelati in Europa.

Il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, ha dichiarato che l’obiettivo è potenziare la trasparenza del settore attraverso l’innovazione digitale. L’implementazione dell’intelligenza artificiale si inserisce in un contesto di tracciabilità completa della filiera, che consente di risalire fino alla partita di latte con cui è stata prodotta ogni mozzarella di Bufala Dop.

Giorgio Ciardella, Cto di Farzati, ha sottolineato che il progetto rappresenta un modello di innovazione nel settore caseario, offrendo concrete soluzioni per garantire la trasparenza e la tracciabilità degli incarichi e combattere la contraffazione. Grazie all’impiego di tecnologie avanzate, l’iniziativa non solo tutela un prodotto di eccellenza italiana, ma stabilisce nuovi standard per l’intero settore agroalimentare.

In conclusione, il progetto di utilizzare l’intelligenza artificiale per proteggere e valorizzare la mozzarella di bufala campana Dop rappresenta un importante passo verso la tutela della produzione agroalimentare italiana e l’innovazione nel settore caseario.

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