Nuove linee guida pressione sanguigna per anziani: cosa cambia nel 2024
Segni, sintomi e diagnosi dell’ipertensione
Spesso definita “killer silenzioso”, l’ipertensione non presenta sintomi evidenti nelle fasi iniziali, per cui molte persone ignorano di averla. Può passare molto tempo prima che compaiano segni clinici, che possono essere erroneamente attribuiti ad altre condizioni.
Di conseguenza, la misurazione regolare della pressione arteriosa è l’unico modo affidabile per identificare e monitorare l’ipertensione. In casi di pressione molto elevata, si possono manifestare sintomi importanti come mal di testa persistenti, vertigini o affaticamento eccessivo, che necessitano di valutazione medica urgente.
Complicazioni gravi dovute all’ipertensione non controllata
La pressione alta non gestita può causare danni progressivi ai vasi sanguigni e agli organi vitali. Più la pressione rimane elevata, maggiore è il rischio di complicazioni gravi, tra cui:
- Infarto e ictus: L’ipertensione provoca irrigidimento e ispessimento delle arterie, aumentando il rischio di blocchi che portano a infarto o ictus.
- Insufficienza cardiaca: Il cuore si sforza per pompare contro la pressione elevata, con un conseguente ispessimento delle pareti del ventricolo sinistro, che può evolvere in insufficienza cardiaca.
- Aneurisma: Un rigonfiamento anomalo di un vaso sanguigno che può rompersi e diventare pericoloso per la vita.
- Insufficienza renale: L’ipertensione danneggia i vasi sanguigni nei reni, compromettendo la loro funzione filtrante.
- Perdita della vista: La retinopatia ipertensiva può danneggiare la retina fino alla possibile cecità.
- Declino cognitivo e demenza: La pressione alta non controllata riduce il flusso sanguigno cerebrale, danneggiando i piccoli vasi e aumentando il rischio di demenza.
La prevenzione e il trattamento tempestivo dell’ipertensione sono essenziali per ridurre al minimo questi rischi.
