Octopus farming: una minaccia nascosta per la conservazione marina e la biodiversità oceanica.

Il dilemma dell'allevamento di polpi: un'illusione di sostenibilità Le popolazioni di polpi in tutto...

L’effetto della domanda aumentata

L’introduzione di polpi allevati nei mercati globali potrebbe rendere il prodotto più accessibile e attraente, ma questo paradossalmente aumenterebbe la domanda di polpi selvatici. Già in passato, abbiamo assistito a simili dinamiche nel settore del salmone e dei gamberetti, dove l’acquacoltura ha alimentato una fervente domanda di cattura selvaggia, aggravando la pressione su popolazioni e ecosistemi già vulnerabili.

Rischi legati a malattie e biodiversità

La mancanza di protocolli di bio-sicurezza per i polpi allevati intensivamente è allarmante. Concentrazioni così elevate di animali in spazi chiusi aumentano esponenzialmente il rischio di focolai di malattie. Inoltre, la fuga di esemplari allevati rischia di inquinare il patrimonio genetico delle popolazioni selvatiche, rendendole più vulnerabili a malattie e stress ambientale.

Laddove l’allevamento del salmone ha portato a problemi di purezza genetica e malattie diffuse, un simile destino potrebbe prospettarsi per l’allevamento di polpi. Proverbi dagli allevamenti di gamberetti e salmone dovrebbero servire da monito.


Gli impatti ambientali dell’acquacoltura

Indipendentemente dal sito di allevamento, sia esso terrestre o marino, gli impatti sull’ambiente sono innegabili. Le strutture a terra possono riversare effluenti ricchi di nutrienti nei corsi d’acqua circostanti, minacciando gli ecosistemi locali. D’altro canto, le operazioni in mare possono compromettere habitat marini fragili e fondamentali, come letti di fanerogame marine, barriere coralline e aree di nursery. La distruzione di questi habitat non solo minaccia i polpi, ma l’intera vita marina.

Il mercato delle illusioni

La storia ha già insegnato che i modelli industriali di acquacoltura possono rivelarsi trappole ecologiche. L’allevamento del salmone, inizialmente celebrato come una panacea per la scarsità di pesce, si è dimostrato un esempio di disastro ecologico. Le malattie, le mortalità di massa, l’uso eccessivo di antibiotici e infestazioni parassitarie hanno minato tutto il sistema.

Fintanto che ci si sforza di replicare questo modello con polpi, la situazione potrebbe diventare ancora peggiore, considerando la loro intelligenza e le loro esigenze comportamentali. Questi animali, profondamente sensibili e con notevoli capacità cognitive, non prosperano in ambienti sovraffollati. Senza standard di benessere vincolanti, l’allevamento intensivo avrebbe conseguenze devastanti sulla loro salute e comportamento.

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