Papa Leone XIV sollecita il presidente Abbas: “Urgente aiuti a Gaza, bisogna intervenire subito”.
Papa Leone XIV e la Situazione in Medio Oriente
VATICANO (ITALPRESS) – Nella mattinata di oggi, Papa Leone XIV ha avuto un’importante conversazione telefonica con Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP). Il dialogo si è concentrato sui drammatici sviluppi del conflitto nella Striscia di Gaza e sulle crescenti violenze in Cisgiordania, come riportato in un comunicato ufficiale della sala stampa della Santa Sede.
Appello alla Protezione dei Civili
Durante la telefonata, il Pontefice ha ribadito la necessità di rispettare il diritto internazionale umanitario, richiamando tutti gli attori coinvolti all’obbligo di proteggere i civili e i luoghi sacri. Il Papa ha sottolineato il divieto dell’uso indiscriminato della forza e il trasferimento forzato della popolazione. Queste dichiarazioni si inseriscono in un contesto di crescente tensione e difficoltà umanitaria nella regione, con migliaia di persone in cerca di aiuto.
Il Santo Padre ha fatto eco all’urgenza di garantire l’accesso umanitario per coloro che sono più vulnerabili alle conseguenze del conflitto. “È fondamentale che tutte le parti coinvolte mettano da parte le loro differenze e si adoperino per un cessate il fuoco immediato”, ha affermato Papa Leone XIV. Ha inoltre invitato la comunità internazionale a unire gli sforzi per fornire assistenza a chi ne ha bisogno, riconoscendo la difficoltà di operare in condizioni di instabilità e violenza.
In effetti, la situazione nella Striscia di Gaza continua a deteriorarsi. Attualmente, secondo fonti locali, almeno 17 persone sono morte in un nuovo raid aereo israeliano, portando il bilancio delle vittime a un numero tragico e preoccupante. Le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato il continuo bombardamento delle aree abitate, esprimendo profonda preoccupazione per la vita dei civili e la distruzione di infrastrutture vitali.
Ricordo del Decimo Anniversario dell’Accordo Globale
Nonostante le attuali difficoltà, il Papa ha voluto ricordare il decimo anniversario dell’Accordo Globale instaurato tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina, firmato il 26 giugno 2015 e entrato in vigore il 2 gennaio 2016. Questo accordo rappresenta un passo storico verso il riconoscimento della dignità e dei diritti del popolo palestinese, e il Papa ha esortato a continuare su questa strada di dialogo e cooperazione.
“La pace non è solo l’assenza di conflitto, ma deve essere costruita sulla giustizia sociale e sul riconoscimento dei diritti fondamentali di ogni persona”, ha dichiarato il Pontefice. La sua visione per un futuro di pace in Medio Oriente è chiaramente orientata verso il dialogo e la riconciliazione, e con questa conversazione ha riaffermato la volontà della Santa Sede di sostenere ogni iniziativa di pace.
Le parole di Papa Leone XIV risuonano in un momento in cui è vitale che la comunità internazionale si unisca per affrontare le crisi umanitarie in corso. Riconosciuti leader mondiali, come il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, hanno anch’essi espresso preoccupazione per la situazione. “Ogni giorno senza pace significa sofferenza per le persone innocenti”, ha dichiarato Guterres in precedenti comunicati, esortando a un intervento immediato per proteggere i civili.
Un’iniziativa fondamentale è rappresentata dalla necessità di garantire il corridoio umanitario, che consenta agli aiuti di raggiungere le aree in difficoltà. Organizzazioni come il CICR e le Nazioni Unite hanno ulteriormente ribadito l’importanza di prevenire il disastro umanitario in corso attraverso un supporto coordinato e tempestivo.
In questo contesto complesso, l’impegno della Santa Sede a favore della pace e della giustizia continua a essere un faro di speranza per molti. Le instancabili richieste di Papa Leone XIV per il dialogo e la mediazione rimangono essenziali per trovare una soluzione duratura al conflitto. Ogni sforzo verso la pace deve essere accompagnato da atti concreti, affinché la regione possa finalmente intraprendere un cammino verso la stabilità e il benessere per tutti.
Fonte: Sala Stampa della Santa Sede, ITALPRESS.
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