Plures a Prato: primo impianto italiano con IA per il riciclo innovativo dei tessuti.
Il Textile Hub di Prato, un importante progetto per il riciclo dei materiali tessili, entra nella sua fase decisiva. Presentato da Lorenzo Perra, presidente di Plures, durante il convegno di Ecomondo, l’impianto avrà modalità innovative, come l’uso di intelligenza artificiale e tecnologia a infrarossi, per la selezione e il trattamento degli scarti tessili. Finanziato in parte dal PNRR, l’impianto, che sorgerà su 24.000 metri quadrati, sarà operativo dal 1° dicembre e potrà trattare 33.000 tonnellate di materiali all’anno, svolgendo un ruolo cruciale nel rispetto delle nuove normative europee sulla gestione dei rifiuti tessili.
Avvio della Fase Decisiva del Textile Hub di Prato
RIMINI (ITALPRESS) – Il cronoprogramma del Textile Hub di Prato è in pieno rispetto e sta per entrare nella sua fase cruciale. Lorenzo Perra, presidente di Plures, ha annunciato durante il convegno di Utilitalia a Ecomondo che dal 1° dicembre inizierà l’installazione delle linee impiantistiche per la selezione e il trattamento dei materiali tessili. Questo segna l’apertura del primo impianto in Italia che utilizza intelligenza artificiale e tecnologia a infrarossi per il riciclo dei rifiuti tessili e degli indumenti usati.
Perra ha commentato l’importanza di questo impianto, sottolineando che rappresenta una nuova era per Toscana e Italia. “Unisce innovazione e sostenibilità, trasformando gli scarti tessili in nuova materia prima e restituendo valore a un settore simbolo del saper fare italiano”, ha affermato, evidenziando come questo progetto segni un passo concreto verso un’economia circolare autentica e non solo proclamata.
Il progetto è finanziato attraverso il PNRR, con circa 900 mila euro, e investimenti diretti di Plures Alia, per un totale di 29,5 milioni. Sorgerà su un’area di 24 mila metri quadrati e avrà la capacità di trattare fino a 33 mila tonnellate di materiali all’anno. Circa il 50% degli scarti proviene direttamente dal distretto tessile pratese, coprendo così l’intero fabbisogno regionale.
La creazione di questo hub è particolarmente rilevante in vista delle nuove normative europee, che obbligheranno gli Stati membri a implementare la raccolta differenziata dei rifiuti tessili a partire dal 1° gennaio 2025. Il Textile Hub si propone come una risposta concreta a queste sfide, offrendo soluzioni innovative per il riciclo e contribuendo alla valorizzazione di uno dei distretti produttivi più importanti d’Europa. Con la fine dei lavori e il collaudo previsto per giugno 2026, l’impianto promette di diventare un punto di riferimento per la rigenerazione tessile a livello nazionale.
Avanzamento del Textile Hub di Prato verso una Nuova Era Sostenibile
RIMINI (ITALPRESS) – Il cronoprogramma procede senza intoppi e il Textile Hub di Prato si avvicina a una fase cruciale. Lorenzo Perra, presidente di Plures, ha annunciato durante il convegno di Utilitalia all’Ecomondo che, a partire dal 1° dicembre, partirà la fase di installazione delle linee per la selezione e trattamento dei materiali tessili. Questo segnerà l’inaugurazione del primo impianto in Italia a sfruttare l’intelligenza artificiale e la tecnologia a infrarossi per il riciclo di scarti e indumenti usati.
“Il Textile Hub di Prato segna un nuovo capitolo per la Toscana e per l’Italia”, ha affermato Perra. L’impianto combina innovazione e sostenibilità, trasformando i rifiuti tessili in nuova materia prima e restituendo valore a un settore emblematico del made in Italy. È un passo tangibile verso una circolarità economica reale, non solo programmatica. Questo progetto, con un investimento complessivo di 29,5 milioni di euro, di cui circa 900 mila euro derivanti dal PNRR, sorgerà su un’area di 24 mila metri quadrati e avrà la capacità di trattare 33 mila tonnellate di materiali all’anno, garantendo l’autosufficienza del fabbisogno regionale.
La realizzazione del Textile Hub si colloca in un momento critico per la filiera europea. A partire dal 1° gennaio 2025, tutti gli Stati membri dell’Unione europea saranno obbligati a implementare la raccolta differenziata dei rifiuti tessili. Le nuove normative sulla responsabilità estesa del produttore (EPR) renderanno i marchi del settore corresponsabili nella gestione del fine vita dei capi. In questo contesto, il hub di Plures emerge come un’iniziativa pionieristica, in grado di soddisfare le nuove normative e di valorizzare in chiave circolare uno dei distretti produttivi più significativi d’Europa.
Grazie all’utilizzo di sistemi di visione ottica e algoritmi di riconoscimento delle fibre, il Textile Hub promette un livello di automatizzazione senza precedenti. I materiali saranno selezionati con grande precisione, aumentando le possibilità di recupero e minimizzando gli scarti non valorizzabili. La conclusione dei lavori e il collaudo finale sono previsti per giugno 2026, rendendo quest’impianto il cuore pulsante di una nuova filiera nazionale dedicata alla rigenerazione tessile, orientata verso un futuro sostenibile.
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