Polemiche sulla scuola di Nardò intitolata a studente di destra, Sasso interviene.
Controversie sull’intitolazione della scuola a Sergio Ramelli a Nardò
Le polemiche continuano a infiammarsi riguardo all’intitolazione di una scuola di Nardò, in provincia di Lecce, allo studente Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, assassinato per motivi politici cinquanta anni fa da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia. Questo evento ha riaperto un dibattito sul significato e le implicazioni di un gesto di commemorazione all’interno del contesto educativo.
La decisione di onorare Ramelli è stata adottata recentemente dalla Giunta municipale, guidata dal sindaco leghista Pippi Mellone. Tale scelta ha immediatamente suscitato una forte reazione tra le forze di opposizione, con la Cgil che ha espresso riserve sulla legittimità di tale decisione. Secondo la sigla sindacale, l’intitolazione di una scuola dovrebbe essere soggetta alle delibere degli organi collegiali e non imposta dalla Giunta.
Il deputato della Lega Rossano Sasso ha preso posizione a favore della scelta del Comune, definendola “giusta e motivata”. Sasso ha descritto Ramelli come un “martire per la libertà” e ha suggerito che l’istituzione scolastica dovrebbe rappresentare un luogo di coscienza critica e pluralismo, valori che secondo lui sono incarnati dalla figura dello studente.
