Primo Think Tank sulla prevenzione dei danni da catastrofi naturali in Italia.
ROMA (ITALPRESS) – Oggi è stato lanciato a Roma il Natural Risk Forum (NRF), un nuovo Think Tank promosso dal Gruppo Unipol. L’obiettivo principale è quello di creare una piattaforma di dialogo tra le istituzioni, la comunità scientifica e il settore privato. In questo modo, si vuole avviare una riflessione strategica sui rischi catastrofali naturali e sul loro impatto sul tessuto sociale ed economico del nostro Paese.
La Necessità di Affrontare Rischi Catastrofali
L’Italia si trova tra i Paesi europei più a rischio di eventi naturali estremi. A fronte di questa situazione, il Natural Risk Forum intende analizzare i modelli di governance più idonei per affrontare le varie fasi della gestione dei rischi: mappatura, prevenzione, emergenza e ricostruzione. La finalità è quella di accrescere la resilienza del tessuto sociale ed economico, ridurre i danni e diffondere una cultura del rischio.
Durante l’incontro, si sono susseguite diverse sessioni tematiche, dedicate a monitoraggio, consapevolezza, governance istituzionale e strategie di prevenzione e mitigazione. L’evento è stato aperto da Stefano Genovese, Head of Institutional & Public Affairs di Unipol Assicurazioni e Coordinatore del Think Tank. Dopo di lui, sono intervenuti Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile, ed altri rappresentanti istituzionali, inclusi Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, e Federico Eichberg, Capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese.
I Numeri dei Rischi Naturali in Italia
Durante il forum, è stato presentato uno studio realizzato col supporto di Deloitte, che ha fornito un’analisi aggiornata sui rischi catastrofali naturali in Italia. Negli ultimi cinquant’anni, nel Paese si sono verificati circa 115 eventi, pari al 7% del totale registrato in Europa, causando danni diretti per oltre 253 miliardi di euro, ovvero oltre il 30% del totale europeo. Queste cifre evidenziano il profilo di rischio unico dell’Italia, dove i terremoti rappresentano il 68% dei danni complessivi, rendendo il Paese il secondo in Europa per frequenza di tali eventi, dopo la Grecia.
La situazione è ulteriormente complessa: quasi il 95% dei comuni italiani è sottoposto a rischio idrogeologico, mentre il 35% della popolazione vive in aree ad alta pericolosità sismica. Si stima inoltre che un quarto del territorio nazionale risulti a rischio frane. Tali statistiche pongono l’Italia al primo posto in Europa per danni diretti registrati negli ultimi cinquant’anni.
Le proiezioni per i prossimi cinquant’anni, in assenza di ulteriori interventi di prevenzione, stimano danni diretti di circa 343 miliardi di euro, accompagnati da danni indiretti per ulteriori 247 miliardi. Il totale attualizzato raggiunge quindi i 590 miliardi di euro. Tuttavia, se ci fosse un investimento di 5 miliardi di euro all’anno in prevenzione, come proposto nello studio, il potenziale risparmio sui danni complessivi ammonterebbe a 246 miliardi di euro, con ogni euro investito in prevenzione che genererebbe circa 11 euro in minori costi per la collettività.
Stefano Genovese, coordinatore del NRF, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato e collaborativo. “Serve una governance condivisa, guidata dall’interesse collettivo e coinvolgendo tutti gli attori attivi nella mappatura, prevenzione, emergenza e ricostruzione”, ha dichiarato. Anche Luigi Ferrara ha enfatizzato l’importanza del confronto e della condivisione delle conoscenze per sviluppare strategie efficaci contro i rischi naturali.
Guido Castelli, Commissario Straordinario per la ricostruzione post-sisma del Centro Italia, ha affermato che “la ricostruzione del Centro Italia è oggi la frontiera italiana della riduzione del rischio. È fondamentale che chi ha sofferto possa accedere a un futuro migliore, rendendo la prevenzione parte integrante della nostra cultura”.
In questo contesto, il Natural Risk Forum si propone come un importante punto di riferimento per la discussione e lo sviluppo di modelli di governance adeguati. Con l’impegno di esperti e autorità nazionali, il forum ha il potenziale per guadagnare visibilità e importanza, creando un impatto positivo sulla gestione dei rischi naturali in Italia.
Per ulteriori informazioni, è possibile consultare fonti ufficiali come il Ministero dell’Ambiente (www.minambiente.it) e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (www.ingv.it).
– foto Unipol –(ITALPRESS).
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