Rischi e pericoli dell’uso della vibrazione corporea totale: cosa sapere subito
La vibrazione corporea totale (Whole Body Vibration – WBV) è diventata una pratica sempre più diffusa come forma di esercizio passivo. Essa consiste nell’utilizzo di piattaforme o macchine che trasmettono energia vibratoria al corpo, inducendo muscoli e tessuti a contrarsi e rilassarsi senza uno sforzo attivo da parte dell’utente.
Nonostante questo metodo possa sembrare un’alternativa facile all’attività fisica tradizionale, la letteratura scientifica corrente è limitata e non delinea chiaramente i benefici e i potenziali rischi. Esaminiamo quindi gli effetti positivi e negativi associati a questa pratica.
Effetti negativi della vibrazione corporea totale
L’esposizione prolungata o ripetuta a fonti di vibrazione è stata analizzata soprattutto in ambito occupazionale, dove lavoratori sono soggetti a vibrazioni generate da macchinari pesanti come martelli pneumatici, veicoli da trasporto e attrezzature per lavori agricoli.
Le ricerche indicano che vibrazioni frequenti possono provocare diversi danni alla salute, tra cui:
- Lesioni acute e croniche a livello muscoloscheletrico, circolatorio e del sistema nervoso
- Dolori persistenti a schiena, collo, mani, spalle e anche
- Degenerazione della colonna vertebrale
- Aumento della fatica e ridotta capacità di mantenere l’equilibrio
- Disfunzioni nervose comprese neuropatie periferiche
- Perdita uditiva e riduzione della capacità visiva
- Danni cronici a nervi e vasi sanguigni di braccia e mani
- Incremento del rischio di malattie cardiovascolari, disturbi digestivi, neuropatie, emicranie frequenti e persino alcuni tumori
Questi effetti sono stati riscontrati principalmente in condizioni di lunga esposizione o vibrazioni ad alta intensità e non sono necessariamente traslabili alla pratica ricreativa o terapeutica con macchine per WBV.
