Riscoprire il napoletano: cantare è una vittoria per la cultura regionale
Rocco Hunt, celebre rapper napoletano, ha partecipato al Giffoni Film Festival 2025, condividendo la sua esperienza e la sua visione sulla musica e l’identità culturale. Ha raccontato come, contrariamente ai presunti limiti del rap in dialetto, sia riuscito a trionfare con “Nu juorno buono”, segnando una rivincita culturale per il Sud. Hunt ha espresso il desiderio di un festival musicale in Campania, sottolineando l’importanza di valorizzare il territorio. Ha anche discusso il suo recente successo con “Oh Ma” e il suo impegno a rimanere vicino alla comunità, incoraggiando i giovani a mantenere le proprie radici.
La Rivincita Culturale di Rocco Hunt al Giffoni Film Festival
Rocco Hunt, in occasione del 55° Giffoni Film Festival, ha condiviso la sua esperienza e il suo percorso artistico con i giovani della sezione Impact!. In un dialogo ricco di emozione, ha riflettuto sul suo brano “Nu juorno buono”, che nel 2014 gli è valso la vittoria a Sanremo Giovani, nonostante le critiche sul suo utilizzo del dialetto napoletano. Oggi, grazie a quell’opera, il rap in dialetto gode di una nuova considerazione, con tanti che lo cantano, indipendentemente dalla loro origine.
Durante l’incontro, ha parlato dell’importanza della sua lingua madre, descrivendola come la voce della sua infanzia e delle sue emozioni. Per Rocco, cantare in napoletano rappresenta la sua identità culturale e un’opportunità di riscatto. Ha anche esposto la sua opinione sul Festival di Sanremo, suggerendo che una manifestazione musicale potrebbe benissimo svolgersi in Campania, evidenziando il potenziale culturale della regione.
In merito ai suoi futuri progetti musicali, Rocco ha rivelato che tornerà a Sanremo solo quando avrà un messaggio significativo da comunicare. Prima di quella eventualità, chiuderà il suo tour alla Reggia di Caserta, forse con ospiti a sorpresa, sottolineando l’importanza di lasciare spazio all’imprevisto.
I ragazzi presenti hanno espresso gratitudine per il suo impegno nel territorio, evidenziando le sue visite in comunità marginalizzate. Con emozione, Rocco ha sottolineato come sia più importante “esserci” piuttosto che “apparire”, ripetendo che il vero esempio ha un peso enorme. Dalla sua esperienza a Sant’Eustachio fino ai palchi internazionali, il suo percorso è alimentato da passione e determinazione. Ha incoraggiato i giovani a rimanere sempre fedeli alle proprie radici, dichiarando che questa forza interiore può guidarli verso il successo.
Rocco Hunt: Una voce di riscatto e identità al Giffoni Film Festival
Rocco Pagliarulo, conosciuto come Rocco Hunt, ha recentemente partecipato al Giffoni Film Festival 2025, dove ha condiviso il suo percorso artistico e le sue riflessioni sulla musica e l’identità culturale. Ricordando il suo debutto a Sanremo nel 2014, Hunt ha raccontato come gli fosse stato suggerito di cantare in italiano, sottolineando che il rap in dialetto non avrebbe mai avuto successo. La sua vittoria con “Nu juorno buono” ha invece dimostrato il contrario, segnando un’importante rivincita culturale, con il pubblico che oggi apprezza la musica napoletana.
Durante l’incontro con i giovani della sezione Impact! del festival, l’artista ha parlato dell’importanza di cantare nella propria lingua: “È sempre stato naturale per me,” ha affermato. Hunt ha spiegato come il dialetto, inizialmente considerato un limite, sia ora un potente strumento di espressione personale e culturale. Questo collegamento con le proprie radici è ciò che rende la sua musica così autentica e apprezzata.
La discussione si è poi spostata su eventuali cambiamenti per il Festival di Sanremo, con Hunt che ha proposto la possibilità di spostarlo in Campania, sottolineando il potenziale culturale della regione. “Abbiamo tutto per produrre arte e spettacolo di altissimo livello,” ha affermato con entusiasmo, evidenziando il desiderio di promuovere il Sud e la sua cultura.
Infine, Rocco Hunt ha lasciato un messaggio significativo ai giovani presenti, invitandoli a mantenere sempre vive le proprie radici, anche quando la vita li porterà lontano da casa. “È quella forza interiore a guidarvi,” ha detto, prima di ricevere il Giffoni Award, simbolo di un successo che va oltre il palcoscenico.
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