Rosita Gentile svela il suo incubo con Mario Gregoraci: cerca giustizia in “Dentro la notizia”.
Gianluigi Nuzzi, nel corso dell’intervista, ha toccato anche il tema dell’aborto. Rosita ha spiegato: “Se il nascituro è morto a causa di questa violenza, dovrebbe essere considerato reato”. Tuttavia, la difesa di Gregoraci ha parlato di un aborto spontaneo, lasciando dubbi e interrogativi nel dibattito. Rosita ha descritto le violenze come “sistematiche” e ha condiviso le sue paure quotidiane, evidenziando la complessità della sua ossessione: “Conoscevo il suo carattere e cercavo di prevedere quando scattava la violenza. Ma era impossibile, lui agiva per fuggire da varie situazioni”.
La testimonianza di Rosita Gentile è un forte richiamo alla giustizia. La sua determinazione di non rimanere a terra, ferita ma viva, è un messaggio potente. “Diventare vittima non è mai la scelta di una donna. Ciò che si vive è una dipendenza emotiva e confondere l’amore con il dolore è un errore comune”, ha riflettuto Rosita, esprimendo un desiderio di libertà e di ricerca della verità.
Un episodio particolarmente traumatico risale al 2021, quando Gentile ha deciso di allontanare Mario Gregoraci dalla sua vita. “Una volta, entrò in un locale dove ero seduta da sola, mi sputò sulle scarpe e mi chiamò ‘putt***'”, ha raccontato, mostrando il livello di brutalità di cui è stata vittima. Questi racconti mettono in luce un problema che non riguarda solo lei, ma un fenomeno sociale più ampio che riguarda molte donne in situazioni simili.
About The Author
