Russia, banditi i Testimoni di Geova: multe se scovati a pregare

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La Russia mette al bando i Testimoni di Geova. Da oggi verranno considerati estremisti al pari di un membro dell’Isis. La Corte Suprema russa ha accettato la richiesta posta dal ministero della giustizia. Sono state vietate tutte le attività del movimento religioso e ne sono stati confiscati i beni. I Testimoni di Geova, ora, se sorpresi a pregare, rischiano multe tra i cinquemila ed i diecimila euro oltre al carcere da sei a dieci anni.

Jaroslav Sivulskij, portavoce della congregazione russa, commenta: “Siamo scioccati da quest’ingiustizia. Durante il processo il ministro della Giustizia non ha presentato alcuna prova d’estremismo. Abbiamo semmai ascoltato numerose testimonianze inconfutabili sulla nostra innocenza. Siamo tornati all’era sovietica quando noi Testimoni di Geova eravamo perseguitati. Mio padre trascorse sette anni in prigione, inclusi sei mesi in isolamento. Mia madre, appena diciottenne, venne condannata a 10 anni di carcere. Fu rilasciata dopo quattro grazie a un’amnistia alla morte di Stalin, ma dovette andare in esilio in Siberia insieme alla sua famiglia”.

La magistratura accusa i Testimoni di Geova di essere un pericolo per la pace della società e ritiene che le loro pubblicazioni “dipingano le altre religioni in chiave negativa”, invitando a non votare o ad evitare la leva militare.

Jaroslav prosegue: “Sembrava che avessimo riconquistato la libertà, ma non è così. Andremo in prigione di nuovo. Non smetteremo di credere nel nostro Dio e di praticare la nostra religione. Non abbiamo smesso sotto il regime sovietico, non smetteremo nel ventunesimo secolo. Non ci arrendiamo”.

Human Rights: “Terribile colpo alla libertà”

Rachel Denber, vicedirettrice di Human Rights Watch per l’Europa e l’Asia centrale, definisce il bando “un terribile colpo per la libertà di religione e associazione in Russia”. E aggiunge: “I testimoni di Geova sono messi di fronte a una scelta straziante: abbandonare il proprio credo o venire puniti perché lo professano”.

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