Salva Casa in Sardegna: la norma di buon senso di Todde

Salva Casa in Sardegna: la norma di buon senso di Todde

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Legge “Salva Casa”: Un’Iniziativa Regionale per la Sardegna

CAGLIARI (ITALPRESS) – La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha annunciato con entusiasmo l’approvazione della legge regionale “Salva Casa” da parte del Consiglio regionale, sottolineando l’importanza di norme che non siano imposte dall’alto, ma elaborate tenendo conto delle peculiarità locali. “In Sardegna, le leggi devono riflettere la nostra storia e modalità di vita, oltre a rispettare il diritto all’autonomia”, ha dichiarato Todde, evidenziando l’intento di creare legislazione specifica per affrontare le problematiche reali dei cittadini sardi.

Incontro con le Realtà Locali

La presidente ha specificato che la norma non è una semplice copia del decreto nazionale, ma una risposta ragionata alle esigenze del territorio. La Giunta ha scelto di non applicare il decreto “Salva Casa” nazionale in modo pedissequamente, come ha dichiarato l’assessore Spanedda. “Abbiamo semplificato senza svendere e regolamentato senza ricorrere a sanatorie generalizzate”, ha aggiunto Todde. Questa legge è pensata per coloro che, a causa di piccole difformità edilizie, sono stati per anni impossibilitati a vendere, ristrutturare o abitare le proprie case.

Il patrimonio immobiliare della Sardegna presenta caratteristiche specifiche: oltre il 60% degli edifici è stato costruito prima del 1980. Questo dato richiede una legislazione all’altezza delle esigenze della popolazione sarda. “Abbiamo aggiornato la legge regionale sull’edilizia, mantenendo fermo il nostro impegno per le tutele sul paesaggio e sulla qualità del costruito”, ha affermato Todde, sostenendo l’importanza di mantenere un equilibrio tra sviluppo e conservazione dell’ambiente.

Il passaggio più controverso riguarda la soglia minima di abitabilità per i monolocali. Mentre la normativa nazionale prevede una riduzione da 28 a 20 mq, la Giunta regionale ha deciso di non adottare questa misura, sostenendo che “20 mq non rappresentano una casa, ma un loculo”. Questa affermazione riflette l’impegno del governo regionale a garantire dignità abitativa, un tema caro ai sostenitori della legge.

Una Legge di Buon Senso

“Questa legge rappresenta buon senso, chiarezza e rispetto per i cittadini, le imprese e i Comuni”, ha ribadito Todde. È evidente che l’intento della Regione sia quello di trovare un equilibrio tra le esigenze locali e le normative nazionali, senza compromettere i diritti dei cittadini. Le dichiarazioni della presidente sono state accompagnate da un appello rivolto alle amministrazioni comunali e agli operatori del settore immobiliare: “Siamo pronti a collaborare con tutti i soggetti coinvolti per garantire che le nuove regole siano rispettate e implementate in modo efficace”.

La legge “Salva Casa” si inserisce in un contesto più ampio di riforma urbanistica e edilizia in Sardegna, volta a promuovere un uso più sostenibile del territorio. Questa iniziativa è sostenuta anche da vari esperti, che vedono nella nuova norma un passo avanti verso la modernizzazione del comparto edilizio regionale. Secondo il professor Mario Pinna, urbanista e docente all’Università di Cagliari, la normativa rappresenta una “riappropriazione delle dinamiche locali in un ambito spesso dominato da regolamentazioni centraliste”.

Inoltre, il supporto alla legge è giunto anche da parte di aggregazioni di consumatori, che hanno manifestato il loro consenso. “Era ora che si prendesse in considerazione la situazione abitativa in Sardegna, particolarmente per chi si è trovato bloccato a causa di normative obsolete”, ha commentato Giulia Monti, rappresentante di un’associazione di consumatori. “Speriamo che questa nuova regolamentazione stimoli il mercato e porti benefici a tutti.”

In sintesi, la legge “Salva Casa” non solo mira a risolvere problematiche specifiche, ma si pone anche come un esempio di come la politica regionale possa rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini. Con l’approvazione di questa normativa, la Regione Sardegna dimostra di voler tutelare l’autonomia e il diritto alla dignità abitativa per i suoi residenti, aprendo la strada a nuove possibilità per il settore edilizio.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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