Sanità in crisi: oltre sette operatori aggrediti ogni giorno, Fabi segnala aumento preoccupante.
Entrando nei dettagli dei dati, si osserva una riduzione degli episodi violenti negli ospedali, a fronte di un aumento nei servizi territoriali. In particolare, l’area con la maggiore incidenza di aggressioni resta quella psichiatrica e delle dipendenze, nonostante una diminuzione rispetto all’anno precedente. A seguire, i maggiori episodi di violenza si registrano nel Pronto Soccorso e nei servizi di Emergenza-Urgenza, dove gli atti verbali sono prevalenti, seguiti dalle degenze e, infine, dagli ambulatori.
Ogni azienda sanitaria ha predisposto misure preventive, come il potenziamento dell’illuminazione in aree critiche e l’installazione di pulsanti di allerta per gli operatori. Sono stati inoltre messi a disposizione sistemi di videosorveglianza in punti a rischio, con il fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. È stata anche migliorata la presenza di guardie giurate, specialmente in orari sensibili nei Pronto Soccorso, e sono stati firmati accordi con le forze dell’ordine per garantire interventi rapidi.
