Sardegna investe 430.000 euro per la tutela della fauna marina nel 2025
Rete per la Conservazione della Fauna Marina in Sardegna: Un Impegno Concreto
CAGLIARI (ITALPRESS) – La protezione della fauna marina è una questione di fondamentale importanza per il nostro ambiente e l’assessora dell’Ambiente della Regione Sardegna, Rosanna Laconi, ha rinnovato l’impegno a favore di questo obiettivo. “Garantire continuità e riconoscimento a chi ogni giorno opera per la tutela della fauna marina è un atto che va realizzato con interventi concreti e ben pianificati”, ha dichiarato Laconi dopo l’approvazione, da parte della Giunta regionale, della ripartizione dei fondi destinati alla Rete regionale per la conservazione della fauna marina ferita o in difficoltà, valida per il triennio 2025-2027.
Struttura e Funzionamento della Rete Regionale
La nuova Rete è stata costituita in seguito a una delibera approvata durante l’ultima seduta della Giunta. Essa include un coordinamento centrale, che collabora attivamente con il Corpo Forestale, le Capitanerie di Porto e sei Centri di recupero e primo soccorso. Questi ultimi sono situati nelle Aree Marine Protette e nel Comune di Pula.
La Rete agisce in modo strutturato, supportata da un Responsabile scientifico e un Responsabile sanitario, che sono scelti tra esperti di fama nel campo della ricerca e della conservazione della fauna marina. “Attraverso questa Rete, i Comuni e i cittadini possono contare su un sistema organizzato e competente, pronto a intervenire in caso di emergenze o segnalazioni”, ha aggiunto Laconi. “Si tratta di un presidio tecnico e scientifico insostituibile per la difesa degli ecosistemi marini della Sardegna e per la tutela del nostro patrimonio ambientale”.
Investimenti e Risorse: Un Futuro Sostenibile
Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 430 mila euro annui, secondo le leggi regionali n. 12 e n. 13 del 2025. La Giunta ha deciso di assegnare 50 mila euro a ciascuno dei tre Centri di recupero (Asinara, Penisola del Sinis, e Pula) e 30 mila euro a ciascuno dei tre Centri di primo soccorso (Capo Carbonara, Tavolara, Capo Caccia). Inoltre, altri 30 mila euro sono destinati al Parco dell’Arcipelago di La Maddalena, in attesa del completamento della procedura di accreditamento.
In aggiunta, circa 80 mila euro saranno trasferiti agli enti facenti parte della Rete per la conservazione e sono già stati impegnati per la programmata biennale 2024-2025, destinati a investimenti per mezzi e attrezzature. Sono previsti anche 50 mila euro per il monitoraggio satellitare, a favore del CNR, mentre ulteriori 30 mila euro finanzieranno workshop formativi, una mostra fotografica e la realizzazione di materiali divulgativi, al fine di aumentare la consapevolezza sui temi della tutela ambientale.
Collaborazioni e Sostegno della Comunità
È fondamentale il supporto della comunità locale per il successo di queste iniziative. Diverse associazioni ambientaliste hanno espresso il loro entusiasmo per l’impegno dimostrato dalla Regione. “Solo con un forte coinvolgimento della comunità possiamo ottenere risultati significativi nella conservazione della fauna marina”, ha affermato Marco Frongia, presidente di un’importante associazione ambientalista locale. “È un passo nella giusta direzione, ma dobbiamo rimanere vigili e collaborare attivamente.”
Il sostegno di personalità di spicco e delle istituzioni è cruciale per il buon esito dei progetti. Al riguardo, il noto biologo marino Fabio De Santis ha sottolineato: “La Sardegna ha l’opportunità di diventare un modello di riferimento per la tutela della fauna marina. Con queste risorse e una pianificazione efficace, possiamo davvero fare la differenza.”
Per rimanere aggiornati sui progressi e le iniziative della Rete regionale, è possibile seguire i canali ufficiali della Regione Sardegna e partecipare agli eventi promossi, come workshop e incontri informativi.
Non dimenticate di guardare il video che approfondisce la tematica della tutela della fauna marina qui.
– Foto: Ufficio Stampa Regione Sardegna –
(ITALPRESS)
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