Schlein accusa Meloni di silenzio su crimini di guerra e sostegno a Netanyahu.

Schlein accusa Meloni di silenzio su crimini di guerra e sostegno a Netanyahu.

Schlein accusa Meloni di silenzio su crimini di guerra e sostegno a Netanyahu.

Riconoscimento della Palestina: Le Opinioni di Elly Schlein e il Governo Meloni

Roma, Rai ex Dear – La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso la sua netta contrarietà alla posizione della premier Giorgia Meloni riguardo al riconoscimento della Palestina, annunciato dal presidente francese Emmanuel Macron. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Schlein ha descritto il ragionamento della Meloni come “una arrampicata sugli specchi”, criticando la sua totale accondiscendenza a Trump e Netanyahu. Ha sottolineato che questa posizione tradisce la lunga tradizione diplomatica dell’Italia, che ha sempre dato grande importanza alla questione palestinese.

“Se fossi al governo, il riconoscimento della Palestina avverrebbe immediatamente”, ha dichiarato Schlein, confrontando la posizione italiana con quella di altri paesi europei come Spagna, Irlanda e Norvegia, che hanno già preso questa misura. Ha avvertito che “altro che troppo presto”, il rischio è che si arrivi a un punto in cui non ci sarà più nulla da riconoscere, e questo atto sarebbe un contributo concreto alla pace in Medio Oriente, soprattutto alla luce dei crimini di guerra del governo Netanyahu.

La Risposta a Tajani: Falsi Storici e Accordi di Oslo

Elly Schlein non ha risparmiato critiche nemmeno al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il quale aveva dichiarato che il riconoscimento della Palestina sarebbe errato poiché manca un riconoscimento equivalente di Israele da parte palestinese. “Quella è un’affermazione grave, un falso storico”, ha ribadito Schlein, sottolineando che Israele è già riconosciuto dagli accordi di Oslo del 1993, firmati anche dall’OLP e dall’ANP. Ha aggiunto che chi sta violando tali accordi è proprio il governo di Netanyahu, negando la prospettiva di una soluzione basata sulla coesistenza di due stati.

In merito al dibattito sulla legittimità del riconoscimento in un momento di tensione come quello attuale, Schlein ha affermato: “È un’assurdità. Tutti sanno che Hamas non può essere il futuro di Gaza e della Palestina”. Ha ribadito la necessità di riformare e rafforzare l’Autorità Nazionale Palestinese, affermando che ci sono interlocutori in Palestina diversi da Hamas.

Critica alla Politica di Autodifesa di Israele

Schlein ha anche commentato le affermazioni della maggioranza di governo riguardo al diritto di Israele all’autodifesa, specialmente dopo il pogrom del 7 ottobre. Ha denunciato quelle che definisce punizioni collettive inflitte al popolo palestinese: “Siamo di fronte a crimini di guerra inaccettabili, e l’Italia non può essere complice di tali atrocità”. Ha citato l’uccisione di sei bambini da parte dell’esercito israeliano, etichettando l’incidente come “un errore tecnico” come disgustoso e inaccettabile.

Non ha dubbi su come la situazione attuale presenti un quadro di crimini di guerra che stanno attirando l’attenzione della Corte Penale Internazionale. “È chiaro che stiamo assistendo a una sistematica pulizia etnica e che l’esercito israeliano utilizza fame e distruzione come armi di guerra”. La sua richiesta è semplice: un intervento immediato della comunità internazionale e dell’Unione Europea per fermare questa violenza.

Richieste di Intervento dell’Unione Europea e del Governo Italiano

Per Schlein, l’Unione Europea deve adottare misure concrete come un embargo totale sulle forniture d’armi a Israele e la sospensione degli accordi di partenariato. “Basta con il doppio standard: difendiamo il diritto internazionale in Ucraina e dobbiamo farlo anche a Gaza”, ha esclamato la leader del PD, evidenziando come l’assenza di una voce forte da parte dell’Europa sia preoccupante.

Commentando l’operato del governo italiano, Schlein ha dichiarato che finora si è registrato un silenzio inaccettabile. Ha insistito sulla necessità di atti concreti per dare un segnale forte, come il riconoscimento della Palestina e sanzioni al governo di Netanyahu. Ha anche messo in evidenza l’importanza di un cessate il fuoco immediato e dello sblocco degli aiuti umanitari.

La sua strategia non si limita alla critica parlamentare: per il PD è fondamentale coinvolgere i militanti e gli iscritti nelle 450 feste de l’Unità sparse in tutta Italia, creando iniziative di solidarietà con la Palestina.

In un momento in cui il conflitto in Medio Oriente sta infliggendo enormi sofferenze, le affermazioni e le richieste di Elly Schlein rappresentano un chiaro appello per una maggiore responsabilità e impegno nella ricerca di una soluzione pacifica e giusta per tutti.

Per approfondimenti e informazioni ufficiali, visitare il sito di Politiche Europee e Ministero degli Affari Esteri

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