Seeri d’Urso trash: scopri se hai mai partecipato ai suoi programmi cult Biccy

Seeri d’Urso trash: scopri se hai mai partecipato ai suoi programmi cult Biccy

Reazioni e commenti dai social e dai personaggi pubblici

Il dibattito nato da queste dichiarazioni ha subito viralizzato i social network. Un utente ha twittato: “Selvaggia Lucarelli, ricordati sempre CHE TI HA INVENTATA BARBARA D’URSO, ricordatelo, a vita” (fonte), evidenziando il ruolo fondamentale della d’Urso nel lancio di molti personaggi televisivi.

Anche il giornalista Riccardo Cimei ha condiviso un video dell’intervento di Vladimir Luxuria su Domenica In, sottolineando l’audacia della sua difesa e la necessità di riconsiderare alcune etichette applicate al mondo dello spettacolo made in Italy (fonte).

Inoltre, Barbara d’Urso ha più volte replicato attraverso i suoi profili social, ricordando la sua lunga esperienza e le numerose soddisfazioni ottenute durante la carriera. In una dichiarazione pubblica all’ANSA, la conduttrice ha detto: «Ho sempre lavorato con passione e rispetto per il mio pubblico. Se definire il mio lavoro “trash” significa sottovalutarlo, penso che sia un giudizio ingiusto e superficiale» (fonte ANSA).

Il valore del trash televisivo nel panorama italiano

Il caso del confronto tra Selvaggia Lucarelli e Barbara d’Urso riporta al centro del dibattito il ruolo e il valore del cosiddetto “trash” nel panorama televisivo italiano. Programmi come Temptation Island, L’Isola dei Famosi o lo stesso Ballando con le Stelle sono esempi di format che, pur avendo elementi di spettacolo popolare, svolgono una funzione sociale importante: intrattengono milioni di telespettatori, stimolano conversazioni pubbliche e spesso mettono in scena dinamiche culturali e umane che fanno riflettere.

Selvaggia Lucarelli ha più volte sottolineato che il “trash” non è un disvalore in sé: è un linguaggio che, se ben costruito, incorpora ironia, satira e perfino critica politica e culturale. In un’intervista a Rolling Stone Italia, ha dichiarato: «Il trash è un genere con un suo valore estetico e sociale. Io lo abbraccio con orgoglio, perché è anche un modo per parlare a un pubblico vasto senza rinunciare a una certa profondità» (fonte Rolling Stone).

Questo scambio di opinioni tra due figure molto seguite come Barbara d’Urso e Selvaggia Lucarelli rappresenta quindi un interessante spunto di riflessione su come si evolve la televisione italiana e su come le definizioni di “alta” e “bassa” cultura possano essere riviste alla luce di nuovi linguaggi e tendenze.

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