Sette operatori umanitari della Ong World Central Kitchen uccisi a Gaza.

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Palestinesi ispezionano i veicoli gravemente danneggiati dopo gli attacchi israeliani contro gli ufficiali che lavorano presso l’organizzazione internazionale di volontariato World Central Kitchen, con sede negli Stati Uniti, a Dair El-Balah nella Striscia di Gaza, il 2 aprile 2024. Almeno sei dipendenti stranieri dell’organizzazione sono morti nell’attacco, come ha dichiarato l’Ufficio Media del Governo a Gaza.

Sette operatori della ONG statunitense World Central Kitchen, fondata dallo chef José Andrés, sono stati uccisi in un raid aereo dell’esercito israeliano. Questa tragica notizia è stato confermata direttamente da José Andrés che ha scritto su X: “Queste persone sono angeli, World Central Kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della nostra squadra sono stati uccisi a Gaza in un attacco dell’IDF.

La ONG ha spiegato che i cooperanti provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Palestina. In seguito alle notizie riguardanti il personale della World Central Kitchen a Gaza, l’esercito israeliano sta conducendo un esame approfondito per comprendere le circostanze di questo tragico incidente e ha collaborato strettamente con la WCK nei loro sforzi per fornire cibo e aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.

La Casa Bianca si è dichiarata addolorata per la perdita degli operatori umanitari della World Central Kitchen. Il premier australiano, Anthony Albanese, ha confermato la morte di uno degli operatori umanitari australiani nell’attacco israeliano contro un veicolo della ONG nella Striscia di Gaza. World Central Kitchen ha annunciato la sospensione immediata delle sue operazioni nella regione in seguito al raid che ha ucciso sette dei suoi lavoratori. La CEO Erin Gore ha affermato che presto verranno prese decisioni sul futuro del lavoro della ONG nella Striscia di Gaza.

L’organizzazione ha confermato la morte dei suoi sette lavoratori in un attacco al loro veicolo nel centro di Gaza dopo aver contribuito alla consegna di cibo e forniture nella regione. Nonostante il coordinamento con l’IDF, l’organizzazione è stata colpita, definendo l’attacco un attacco non solo contro la WCK, ma contro tutte le organizzazioni umanitarie che operano in situazioni di conflitto armato.

L’IDF sta conducendo un esame per comprendere le circostanze dell’incidente, senza però assumersi la responsabilità dell’attacco. L’organizzazione ha dichiarato che i suoi dipendenti stavano viaggiando in zone non coinvolte nel conflitto, utilizzando veicoli contrassegnati con il logo WCK e uno normale. La comunità internazionale ha espresso solidarietà e preoccupazione per l’accaduto, sottolineando l’importanza del lavoro delle organizzazioni umanitarie in zone di crisi.

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