Sfide e limitazioni comuni di una dieta a base vegetale spiegate chiaramente
Le proteine su una dieta a base vegetale: come garantirle
Assicurarsi di assumere proteine sufficienti in una dieta a base vegetale richiede impegno. Potrebbe essere necessario introdurre alimenti meno familiari come tofu, lenticchie e quinoa. La maggior parte degli alimenti vegetali contiene proteine, ma alcune fonti particolarmente ricche sono:
- Soya
- Quinoa
- Funghi
- Fagioli
- Piselli
- Altri legumi
Oltre alle proteine, alcune sostanze nutritive possono risultare carenti nelle diete a base vegetale, con particolare attenzione a cinque nutrienti fondamentali.
Vitamina B12
La carenza di vitamina B12 può causare anemia e danni ai nervi. Questa vitamina si trova naturalmente soprattutto in alimenti di origine animale. Chi adotta una dieta vegetale può integrare con supplementi o alimenti fortificati come cereali per la colazione e lievito alimentare.
Ferro
Anche se il ferro presente nelle piante non viene assorbito con la stessa efficienza di quello contenuto nella carne, è raro trovare carenze significative in vegetariani e vegani. Legumi, spinaci e uvetta sono tra le migliori fonti vegetali di ferro.
Calcio
L’assenza di latticini può portare a carenze di calcio, importante per la salute ossea. Verdure a foglia verde e tofu sono ricchi di calcio. Inoltre, cereali, bevande vegetali e succo d’arancia fortificati possono contribuire all’apporto necessario. Alcune persone potrebbero aver bisogno di integratori.
Vitamina D
La vitamina D è spesso carente, soprattutto nei mesi invernali. Si può ottenere tramite integratori o alimenti fortificati. Gli anziani in particolare dovrebbero assicurarsi un apporto adatto.
Omega-3
Gli acidi grassi omega-3 sono fondamentali per pelle, capelli e unghie sani. Chi non consuma pesce può assumere omega-3 da noci, semi di lino macinati, olio di semi di lino e olio di colza.
Non mancano però alcune controversie e rischi associati alle diete a base vegetale.
Alcuni studi suggeriscono che i vegani potrebbero avere un rischio lievemente maggiore di fratture ossee, probabilmente legato a un apporto insufficiente di calcio. Dal canto loro, questi regimi alimentari sono ricchi di potassio, magnesio e vitamina K, nutrienti che supportano la salute delle ossa. Un’attenta attenzione all’apporto di calcio e vitamina D aiuta a mantenere un rischio paragonabile a quello della popolazione generale.
Un’ulteriore osservazione riguarda il rischio di ictus emorragico, che in alcune ricerche sembrerebbe più elevato tra vegetariani e vegani. Le cause restano ancora da chiarire, e sono necessari ulteriori studi.
Si deve sottolineare che una dieta a base vegetale composta da alimenti altamente processati non offre i benefici dei regimi che privilegiano cibi integrali e non lavorati. Ad esempio, i “burger” vegetali, seppur rappresentino un’alternativa alla carne, sono spesso molto processati e ricchi di grassi, non molto diversi dai prodotti animali. Una scelta più sana potrebbe essere rappresentata da polpette a base di fagioli o lenticchie.
