Undici arresti a Reggio Calabria per una serie di furti in appartamento.

Calabria: Undici Arresti nell’Operazione “Case Sicure”
CALABRIA (ITALPRESS) – Nella mattinata di oggi, la Polizia di Stato di Reggio Calabria ha portato a termine un’importante operazione nota come “Case Sicure”, con l arresto di undici individui, di cui dieci uomini e una donna. Gli arrestati sono accusati di vari reati, tra cui associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione e porto abusivo di armi da fuoco. Questo intervento è stato coordinato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria e incentrato su un gruppo particolarmente organizzato, con l’intento di smantellarlo per prevenire ulteriori crimini.
Le indagini, condotte per mesi dagli investigatori, hanno rivelato come il gruppo operasse in modo preciso e metodico, facendo leva su una suddivisione dei ruoli ben definita. Al centro del piano criminoso vi era la figura di due cittadini reggini appartenenti alla comunità Rom, che dirigevano le attività con passaggi custoditi e operazioni calcolate.
Strategie dei Criminologi: Reclutamento e Pianificazione
Analizzando i diversi approcci adottati, è evidente che nulla era lasciato al caso. Una giovane donna reggina, sempre parte della comunità Rom, aveva il compito di “studiare” le vittime. Attraverso tecniche di sorveglianza avanzata, come citofonare per saperne di più sulle abitudini delle famiglie, raccoglieva informazioni preziose. I cosiddetti operativi, una volta acquisite le informazioni, entravano in azione. In pochi attimi, erano in grado di forzare le serrature o, in alcuni casi, muoversi agilmente tra balconi e grondaie.
La modalità di approccio, così calcolata, mostrava un elevato livello di competenza. Una volta all’interno delle abitazioni, l’obiettivo era chiaro: saccheggiare casseforti e far sparire contanti e oggetti di valore. I membri del gruppo non trascuravano neanche i dettagli della fuga, utilizzando sempre veicoli diversi per rendere più difficile il rintraccio. La ripartizione del bottino avveniva in base al “grado di rischio” affrontato da ciascuno.
Il Blitz e le Dichiarazioni Ufficiali
La Polizia di Stato ha ricostruito oltre dieci episodi criminali, tutti compiuti in un periodo superiore ai sei mesi. Le operazioni hanno fruttato al gruppo una somma pari a quasi 150.000 euro tra denaro contante e gioielli. In aggiunta, sono stati rinvenuti e sequestrati anche due fucili calibro 12 e due pistole calibro 7.65, regolarmente detenuti. Questo blitz, che ha visto l’impegno di oltre settanta agenti, è scattato nel rione Ciccarello all’alba di oggi.
Il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, nel commentare l’operazione, ha dichiarato: “La lotta alla criminalità organizzata è una priorità per le istituzioni. Oggi, grazie al lavoro sinergico della Polizia e della magistratura, abbiamo dato un duro colpo a un’organizzazione che minava la sicurezza dei cittadini.”
La lotta contro la criminalità rappresenta una sfida costante per le forze dell’ordine e per la giustizia. Come ci ricorda il Ministro dell’Interno, “Solo operando con fermezza e determinazione possiamo garantire un futuro sicuro e tranquillo per i nostri cittadini.”
Questo caso dimostra come l’impegno di investigatori e magistrati possa portare a risultati tangibili, rimuovendo elementi dannosi dalla società e assicurando il rispetto della legge. Gli arrestati sono attualmente detenuti presso il carcere di Arghillà, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Per ulteriori aggiornamenti e informazioni ufficiali sull’operazione “Case Sicure”, è possibile consultare le comunicazioni della Polizia di Stato.
– Foto screenshot video Polizia di Stato – (ITALPRESS).
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