West Nile: 32 casi in Italia, 21 nella provincia di Latina al 23 luglio.

West Nile: 32 casi in Italia, 21 nella provincia di Latina al 23 luglio.

West Nile Virus: Aggiornamento sui Casi in Italia nel 2023 ROMA (ITALPRESS) – Fino al 23 luglio...

West Nile Virus: Aggiornamento sui Casi in Italia nel 2023

ROMA (ITALPRESS) – Fino al 23 luglio 2023, l’Italia ha registrato 32 casi confermati di infezione da West Nile virus nell’uomo. Di questi, 21 casi provengono dalla Regione Lazio, in particolare dalla provincia di Latina. Questi dati emergono dal bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), fondamentale per il monitoraggio della situazione epidemiologica nel Paese.

Dettagli sui Casi e le Manifestazioni Cliniche

Degli 32 casi segnalati, ben 23 si sono presentati nella forma neuro-invasiva della malattia, che include sintomi gravi come meningite e encefalite. Questi casi sono stati distribuiti su diverse regioni italiane: 2 in Piemonte, 2 in Veneto, 1 in Emilia-Romagna, 15 nel Lazio e 3 in Campania. Inoltre, è stato identificato un caso asintomatico in un donatore di sangue in Veneto e 6 casi di febbre, di cui 2 in Veneto e 4 nel Lazio. Purtroppo, due decessi sono stati registrati: uno in Piemonte e uno nel Lazio.

Nonostante l’aumento dei casi, l’andamento epidemiologico è simile a quello degli anni precedenti. Tuttavia, si osserva una distribuzione spaziale piuttosto differente rispetto agli scorsi anni, suggerendo la necessità di un monitoraggio attento e costante.

“Il virus West Nile è ormai endemico in Italia – commenta Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS – e il sistema di sorveglianza attuato da Ministero, ISS e Regioni è efficiente e ben strutturato. Sono state adottate tutte le misure necessarie, comprese quelle per la protezione dei trapianti e delle trasfusioni.”

Rischi e Raccomandazioni per la Popolazione

È importante sottolineare che circa l’80% dei casi di infezione da West Nile virus risulta asintomatico. Tuttavia, le conseguenze più gravi colpiscono soprattutto le persone vulnerabili, come gli anziani e coloro che presentano altre patologie. È fondamentale chiarire che la malattia non si trasmette da persona a persona: il principale vettore del virus sono le zanzare.

Per proteggersi, si raccomanda di adottare misure preventive contro le punture di zanzare. Tra queste, l’uso di repellenti per insetti, indossare abbigliamento a maniche lunghe e pantaloni durante le ore serali e notturne, quando le zanzare sono più attive. È consigliabile anche la bonifica ed eliminazione di focolai d’acqua stagnante dove le zanzare possono riprodursi.

La sorveglianza attiva e la segnalazione tempestiva di sintomi compatibili con l’infezione sono essenziali. In caso di febbre superiore ai 38°C, accompagnata da eruzioni cutanee o altri segni, è fondamentale contattare il proprio medico di base, che potrà considerare l’opzione di una diagnosi di laboratorio per l’infezione da West Nile. La pronta identificazione dei casi consente anche di attivare le risposte pubbliche più adeguate.

Con la crescente incidenza di casi, in particolare nelle aree endemiche come il Lazio, è cruciale che la popolazione rimanga informata e consapevole dei rischi. In questo contesto, il supporto delle autorità sanitarie sarà determinante nel garantire la salute pubblica.

Fonti ufficiali come il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità forniscono aggiornamenti regolari e dettagliati sulla situazione attuale. It is important to stay informed and follow the recommendations of health authorities to mitigate the risks associated with this virus.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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