West Nile in Italia: 718 casi e 49 decessi dal inizio dell’anno.

West Nile in Italia: 718 casi e 49 decessi dal inizio dell’anno.

West Nile in Italia: 718 casi e 49 decessi dal inizio dell’anno.

Aumento dei Casi di West Nile Virus in Italia

ROMA (ITALPRESS) – Il numero di casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) in Italia ha raggiunto quota 718, un incremento significativo rispetto ai 680 riportati nel bollettino precedente. Purtroppo, si registrano anche 49 decessi legati a questa malattia, come evidenziato nel dodicesimo bollettino di sorveglianza pubblicato oggi dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Tra i casi confermati, ben 341 hanno sviluppato forme neuro-invasive. I dati regionali mostrano una distribuzione varia: 15 casi in Piemonte, 51 in Lombardia, 30 in Veneto, 4 in Friuli Venezia Giulia, e così via, fino a 25 casi in Sardegna. Inoltre, sono stati identificati 57 casi asintomatici in donatori di sangue e 309 casi di febbre, inclusi 3 importati da paesi come Kenya, Egitto e Maldive. Infine, al momento risultano 4 casi asintomatici e 7 sintomatici.

Situazione Letale e Diffusione del Virus

I 49 decessi attribuiti all’infezione da WNV riguardano diverse regioni: 7 in Piemonte, 5 in Lombardia, 2 in Emilia-Romagna, 18 nel Lazio e 14 in Campania. La letalità attuale, calcolata sulle forme neuro-invasive, è del 14,4%. Questo valore è in calo rispetto agli anni precedenti, ma rimane comunque un dato allarmante. Nel 2018, ad esempio, la letalità era pari al 20%, mentre nel 2024 si attesta al 14%.

Durante lo stesso periodo, l’ISS ha segnalato 10 casi di Usutu virus, distribuiti tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Lazio. La circolazione del WNV è documentata in 75 province appartenenti a 17 regioni italiane, comprese Piemonte, Lombardia e Veneto.

Dal 1 gennaio al 30 settembre 2025, il sistema di sorveglianza ha registrato 364 casi di Chikungunya, dei quali 41 collegati a viaggi all’estero e 323 autoctoni. L’età media dei casi è di 60 anni, con una distribuzione di genere quasi equilibrata (49% maschi). È importante notare che non ci sono stati decessi legati a questa malattia.

Sono stati identificati quattro episodi di trasmissione locale del virus Chikungunya: cinque casi sporadici in Emilia-Romagna, con un focolaio principale a Modena che ha portato a 270 casi confermati. Attualmente sono in corso indagini epidemiologiche e misure di contrasto al vettore per controllare la situazione.

Comportamento del Virus Dengue e Altri Focolai

Dal 1 gennaio al 23 settembre 2025, il sistema nazionale ha riportato 166 casi di Dengue, di cui 162 derivanti da viaggi all’estero e solo 4 autoctoni. L’età media dei casi è di 38 anni, con un predominio del sesso maschile (55%). Anche in questo caso, non sono stati registrati decessi. La sorveglianza ha anche identificato due eventi distinti di trasmissione locale in Emilia-Romagna e Veneto, considerati ormai risolti.

Sono stati anche registrati 4 casi di Zika virus, tutti importati e senza decessi. Inoltre, 39 casi di virus TBE sono stati segnalati, di cui 36 autoctoni. L’età media dei soggetti colpiti è di 56 anni, con un 62% di maschi e un decesso registrato. Infine, si contano 96 casi di Toscana virus, di cui 95 autoctoni, con un’età media di 54,5 anni e un altissimo tasso di letalità per il sesso maschile (77%).

In un contesto come quello attuale, in cui aumentano i casi di infezioni virali trasmesse da vettori, è fondamentale seguire le indicazioni delle Autorità sanitarie e adottare misure preventive adeguate. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, si consiglia di consultare le informazioni fornite dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità.

– foto Ipa Agency –(ITALPRESS).

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