Sostegno: Zero posti disponibili in Italia? L’esperto spiega le cause della grave carenza.

Sostegno: Zero posti disponibili in Italia? L’esperto spiega le cause della grave carenza.

Sostegno: Zero posti disponibili in Italia? L’esperto spiega le cause della grave carenza.

Sostegno: Perché zero assunzioni ADSS e migliaia di supplenze al Nord? Il paradosso del sistema scolastico italiano

Il sistema scolastico italiano, in particolare per quanto riguarda il sostegno agli studenti con disabilità, presenta delle incongruenze che generano interrogativi e preoccupazioni. Durante una diretta della rubrica “La Tecnica Risponde Live”, un’ascoltatrice ha sollevato una questione cruciale: com’è possibile che non ci siano posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato (ADSS) in tutta Italia?

L’esperto di normativa scolastica, il professor Lucio Ficara, ha fornito una risposta articolata che mette in luce le dinamiche complesse del sistema. Secondo Ficara, il problema è evidente: a fronte di soli 59 posti per ADMM (altro grado di specializzazione nel sostegno) in tutta Italia, si registra un’abbondanza di candidati specializzati nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), soprattutto a seguito delle ultime tornate del TFA (Tirocinio Formativo Attivo).

Il paradosso delle GPS e dell’organico scolastico

Il professor Ficara ha illustrato la situazione prendendo ad esempio la provincia di Milano, un’area notoriamente con un’alta richiesta di insegnanti di sostegno. Nonostante la presenza di centinaia di posti, il numero di docenti inseriti nelle GPS è superiore alla disponibilità effettiva. Questo scenario si ripete anche in altre regioni, sia al Nord che al Sud Italia.

L’esperto ha evidenziato una distinzione fondamentale tra l’organico di diritto e l’organico di fatto. Mentre l’organico di diritto, che determina i posti per le assunzioni a tempo indeterminato, è limitato, l’organico di fatto, che comprende i posti in deroga per le supplenze, è molto più ampio, soprattutto nelle regioni del Nord.


Questo divario è accentuato dalle richieste di assegnazione provvisoria da parte dei docenti titolari del Nord verso le province del Sud, che stanno per essere rese note. Questo movimento svuoterà ulteriormente i posti di sostegno al Nord, posti che, però, non sono destinati al ruolo a tempo indeterminato ma alle supplenze.

Supplenze annuali e il ruolo dei non specializzati

La conseguenza di questa dinamica è paradossale: nonostante la scarsità di posti per il ruolo, si apriranno le porte a migliaia di supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche nelle province lombarde, piemontesi e venete. In alcuni casi, queste supplenze saranno coperte anche da docenti non specializzati, a causa dell’esaurimento delle graduatorie.

Questo scenario solleva interrogativi sulla necessità di rendere più snelle e trasparenti le graduatorie, al fine di garantire una maggiore stabilità e qualità nell’assegnazione dei posti di sostegno.

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