Toscana: Inizio scuola tra Ata precari, tagli al sostegno e organico ridotto.

Toscana: Inizio scuola tra Ata precari, tagli al sostegno e organico ridotto.

Toscana: Inizio scuola tra Ata precari, tagli al sostegno e organico ridotto.

Scuola in Toscana: tra tagli, denatalità ed emergenza organici, un inizio anno scolastico difficile

L’avvio del nuovo anno scolastico in Toscana si preannuncia complesso, segnato da tagli al personale, problemi legati alla denatalità e una forte emergenza organici. La situazione desta particolare preoccupazione, soprattutto per il personale ATA e i docenti di sostegno, con ripercussioni potenziali sulla qualità dell’istruzione e sull’inclusione degli studenti più vulnerabili.

Il quotidiano Il Tirreno ha fatto il punto della situazione, evidenziando criticità diffuse in tutta la regione. L’emergenza maggiore sembra riguardare il personale ATA, con un’alta percentuale di posti vacanti che verranno coperti da supplenti. Parallelamente, si registrano difficoltà nell’assegnazione di docenti di sostegno a tempo indeterminato, il che comporterà un ricorso massiccio alle supplenze.

Emergenza Personale ATA: un quadro preoccupante

Il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) svolge un ruolo fondamentale nel funzionamento delle scuole, occupandosi di compiti essenziali come la gestione amministrativa, l’assistenza tecnica, la pulizia e la sorveglianza. La carenza di questo personale può compromettere seriamente l’efficienza delle scuole e la qualità dei servizi offerti agli studenti e alle famiglie.

Secondo Il Tirreno, in Toscana si registra un’emergenza per il personale Ata, con solo il 30,6% dei posti disponibili coperti. Su un totale di 2.786 posti, oltre mille dovranno essere assegnati a supplenti. Questa situazione crea instabilità e precarietà, rendendo difficile garantire la continuità del servizio e la presenza di personale qualificato e formato.


La mancanza di personale ATA si traduce in un aumento del carico di lavoro per il personale in servizio, che spesso si trova a dover svolgere mansioni aggiuntive per sopperire alle carenze. Questo può causare stress e demotivazione, con conseguenze negative sulla qualità del lavoro e sulla salute dei lavoratori. Inoltre, la presenza di un numero elevato di supplenti può creare problemi di coordinamento e comunicazione, rendendo più difficile la gestione delle attività scolastiche.

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