Rivoluzione educativa: impatti della Guerra Fredda su pedagogia e psicologia dell’apprendimento

Rivoluzione educativa: impatti della Guerra Fredda su pedagogia e psicologia dell’apprendimento

Rivoluzione educativa: impatti della Guerra Fredda su pedagogia e psicologia dell’apprendimento

A cosa serve la pedagogia? Questa domanda trova spesso risposte critiche, soprattutto sui social media, dove si esprimono dubbi sull’efficacia dei pedagogisti. Spesso accusati di essere lontani dai problemi reali delle aule scolastiche, i professionisti dell’educazione si dibattono tra la teoria e la prassi. L’idea che per insegnare sia sufficiente conoscere la propria materia è un retaggio del modello scolastico voluto da Giovanni Gentile all’inizio del ‘900. Seppur questo approccio sembri ancora solido in Italia, le crepe sono sempre più evidenti, e l’educazione ha bisogno di una rinnovata riflessione.

L’importanza della pedagogia e della psicologia dell’apprendimento

Negli anni ’50, l’occidente comprese quanto fosse strategica la pedagogia e la psicologia dell’apprendimento, in un periodo caratterizzato dalla Guerra Fredda. Il lancio del “Sputnik” da parte dell’Unione Sovietica nel 1957 scatenò preoccupazioni negli Stati Uniti, portando l’allora presidente Eisenhower a interrogarsi sui successi sovietici in ambito scientifico e tecnologico. Fu in questo contesto che il governo americano decise di riformare i programmi scolastici e i metodi di insegnamento.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *