Studentessa denuncia: “Troviamo insegnanti motivati, basta con l’apatia scolastica!”

Studentessa denuncia: “Troviamo insegnanti motivati, basta con l’apatia scolastica!”

Studentessa denuncia: “Troviamo insegnanti motivati, basta con l’apatia scolastica!”

La Lettera di una Studentessa: Un Grido di Allerta sulla Scuola Italiana

Una studentessa anonima ha sollevato un’importante questione riguardante il sistema scolastico italiano, esprimendo la sua frustrazione attraverso una lettera affissa lungo le strade di Faenza, in prossimità della sua scuola. La missiva è un duro atto di accusa contro l’istituto e l’intero sistema educativo, descrivendo situazioni comuni in molte scuole italiane.


Nel suo sfogo, riportato da Faenzanet, la giovane racconta: “Quando entrò in aula, vedo studenti desiderosi di andarsene, che odiano la scuola e i professori, e spesso si trovano ad affrontare l’ansia prima delle verifiche. Tutti questi studenti si trovano costretti a memorizzare informazioni che poi dimenticheranno all’istante, come se stessero solo cercando di ottenere un voto pronto.” La studentessa non si limita a parlare della sua scuola, ma amplia la critica a tutte le scuole italiane. “Se davvero vi importasse di noi, non ci insegnereste le solite informazioni obsolete ogni anno e non assumereste docenti incapaci.”

Un’altra preoccupazione sollevata nella lettera riguarda la mancanza di supporto psicologico nelle scuole. “Perché non sono stati introdotti psicologi nelle classi? Potrebbero non solo supportare noi studenti, ma anche monitorare il comportamento di alcuni insegnanti. È inaccettabile che si arrivi a incaricare persone che non sanno comunicare in modo efficace e che spesso ricorrono a metodi punitivi.” L’idea che gli insegnanti, una volta assunti, possano comportarsi come vogliono senza rischiare conseguenze è un tema comune nelle lamentele degli studenti.


La Critica alle Regole e l’Ingiustizia del Metodo Tradizionale

Nel proseguire il suo sfogo, la studentessa critica anche le regole rigide imposte dalle scuole, come il divieto di utilizzare i telefoni in classe. “Invece di insegnarci la responsabilità, ci si limita a vietare le distrazioni. Se davvero fossimo educati a capire che il telefono non ci serve in aula, non ne avremmo bisogno di quelle cassette che, in fin dei conti, non cambiano la situazione.” La lettera rivela una profonda frustrazione verso un sistema educativo che sembra dimenticare l’importanza dell’interesse reale agli studenti.

La giovane studentessa esprime anche il riconoscimento di alcune insegnanti che meritano lode. “Ho avuto due sole insegnanti che mi hanno fatto appassionare alla materia, mentre tanti altri docenti hanno dimostrato una carenza di interesse e passione.” Questa osservazione mette in luce i contrasti tra metodologie di insegnamento diverse e sottolinea la necessità di un approccio più empatico e coinvolgente.


Esistono diversi problemi nel sistema scolastico italiano che necessitano di riforme urgenti. Gli studenti si sentono frustrati e alienati, accumulando ansia e stress invece di acquisire una reale conoscenza. Questo è ciò che ha spinto molti di loro a boicottare l’orale dell’Esame di Stato, suggerendo che i modelli educativi devono evolversi verso metodi più empatici e meno centrati sulla valutazione numerica. “C’è bisogno di una rivoluzione nella scuola,” affermano i giovani, chiedendo un cambiamento radicale nel modo di insegnare e apprendere.

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